Ultima modifica 16 Gennaio 2017

Quando i bambini si sentono amati e rispettati crescono e hanno uno sviluppo migliore e più sereno è un dato di tale evidenza che non necessita di alcuno studio scientifico. Ma che lo sviluppo del cervello nei bambini venga fisiologicamente incrementato dall’amore è adesso anche una tesi avvalorata da una ricerca.

Sviluppo del cervello nei bambini: merito dell’amore, lo dice la scienza.

sviluppo del cervello nei bambini

Questa ricerca è stata condotta negli Stati Uniti, leader dello studio la professoressa Joan Luby, psichiatra infantile alla Washington University di St. Louis, e pubblicata on line lo scorso aprile sul sito di divulgazione scientifica  Proceedings of the National Academy of Sciences

Il supporto emotivo durante i periodi prescolari nei bambini sembra influenzare positivamente lo sviluppo cerebrale – afferma la dottoressa Luby – e un sano sviluppo del cervello nei bambini è importante anche dal punto di vista del funzionamento fisiologico”.

Questo però, dice la ricerca, non accade quando i bambini raggiungono  l’età scolare. Lo studio ha preso in esame 127 bambini per un periodo relativamente lungo. Tra gli altri strumenti scientifici a supporto della ricerca sono state 3 risonanze magnetiche cerebrali, fino ai 10 anni di età dei soggetti, e una serie di test e quesiti somministrati ai piccoli volontari.

I bambini di mamme che avevano dato loro un maggiore supporto emotivo rivelavano un aumento del volume dell’ippocampo maggiore rispetto a quelli che erano stati meno seguiti dal punto di vista emozionale” ha affermato Luby.

Altro scenario esaminato nello studio è stato verificare lo stato d’animo dei bambini davanti ad un pacco regalo: ebbene i bambini ai quali la madre ha gentilmente chiesto di aspettare ad aprirlo (e dunque a infondere pazienza nel gestire una situazione emotiva) si sono dimostrati più accondiscendenti rispetto a quelli che erano stati ignorati o rimproverati dal genitore per lo stesso obiettivo.

Questi test hanno nel lungo periodo dimostrato dunque che il supporto materno (o di un altro possible “caregiver” – colui che si prende cura di un familiare), la serenità familiare, il basso livello di stress all’interno di un nucleo, influenzano a tal punto i piccoli in età prescolare, da migliorare lo sviluppo del cervello nei bambini, e precisamente fanno si che aumenti il volume di alcune sue sezioni, nel caso specifico l’ippocampo.

sviluppo del cervello nei bambini

L’ippocampo è quella parte di cervello deputata a regolare l’emotività, l’apprendimento e la memoria nell’uomo.

Riduzioni di volume di questa porzione di cervello presuppongono un peggiore stato emotivo, sostengono gli autori.

La professoressa Luby ha però precisato che tale scoperta non può provare causa ed effetto. Principalmente ha affermato che un bambino che possa avere avuto una madre non supportiva abbia tratto ugualmente beneficio da altre figure nell’ambito familiare, che hanno infuso in lui sicurezza e serenità (i nonni, i papà, le tate).

Questa in linea generale la sintesi della ricerca scientifica.

Ovviamente questo studio evidenzia una cosa banale ma che dovremmo tenere bene a mente, sempre, tutti i genitori, e tutti coloro che hanno a che fare con i bambini, soprattutto, come si è visto, quelli in età prescolare.

Il cervello dell’uomo è un organo plastico. Lo sviluppo del cervello nei bambini in questo studio è la prova di ciò.

Esso cioè ha la capacità di adattarsi, di formare nuove connessioni, di formare nuova “materia” (neuroni) per un lunghissimo periodo.

Queste modifiche sono ovviamente influenzate dall’esterno, dai cosiddetti fenomeni esogeni.
L’ippocampo aumenta il suo volume anche se stimolato dalle coccole, dalle parole, dalle carezze della mamma, del papà, di un nonno che fanno a un bambino piccolo, fino ai 5 anni più o meno.

Un bambino sereno è un bambino con un cervello più grande, mettiamocelo bene in testa.

sviluppo del cervello nei bambini

Einstein non si nasce insomma, un genio, o comunque un uomo sano dal punto di vista fisico e emotivo potrebbe solo avere bisogno di “nuotare” in un calmissimo e serenissimo “brodo primordiale”!

 

Alessandra Albanese

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