Ultima modifica 5 Novembre 2019
Sono sempre stata un’amante del Natale, da bambina come da adulta.
Quando è nata mia figlia è emerso in me il desiderio di farle vivere natali altrettanto ricchi di sentimenti quanto quelli della mia infanzia.
Purtroppo mi sono dovuta scontrare con un consumismo sempre più dilagante.
Con una festa che ha via via perso il suo significato profondo di attesa e di gioia, per lasciar posto a montagne di regali e a una conseguente frenesia dello shopping quasi stressante.
Al di là dell’aspetto religioso, che ognuno è libero di vivere o meno, penso che si possa trovare un senso comune in questa festa, che si esprime nei valori della famiglia, della fratellanza e della condivisione.
Lo dico subito,
qui in Austria il Natale è un’altra cosa.
Certo, i regali si comprano, lo shopping si fa e i soldi si spendono.
Ma non c’è solo questo.
Credo che la grande differenza tra il Natale italiano e austriaco si possa riassumere in una sola parola: tradizione.
In Austria le tradizioni sono davvero tantissime e vengono tramandate di generazione in generazione, anche quelle religiose, senza paura che la laicità dello Stato venga irrimediabilmente compromessa!
Per fare l’esempio più significativo, Babbo Natale quasi non esiste se non come figura secondaria, resa nota dai media.
In Austria i regali li porta Gesù Bambino!
Christkind, appunto il Bambinello, è il protagonista indiscusso del Natale austriaco e l’attesa della sua nascita è il vero il cuore delle Feste: l’avvento.
Durante le quattro settimane che precedono il Natale, in Austria si festeggia.
E’ il periodo dei famosi mercatini, che animano le grandi città come i quartieri e i piccoli centri. I mercatini dell’avvento (come vengono chiamati qui) sono prima di tutto una tradizione da rispettare, per adulti e bambini, tra una tazza di Vin Brulè e un giro sul pony.
Oltre al famoso calendario, c’è un’altra bellissima usanza per scandire l’attesa: la corona dell’avvento.
Una ghirlanda di rami di pino arricchita con decorazioni varie, sulla quale poggiano quattro candele, che si accendono nella domenica corrispondente.
Quest’anno, invece di comprarla già pronta, l’abbiamo costruita secondo tradizione, andando nel bosco a raccogliere i rami e le decorazioni, come pigne, bastoncini e bacche. Una bellissima attività da fare in famiglia!
Le corone dell´avvento non si trovano solo nelle case, ma anche negli uffici, nelle scuole e nei luoghi pubblici in generale.
La domenica, oltre ad accendere la candela, si usa fare qualcosa insieme, come cantare canzoni o semplicemente uscire per una passeggiata; ma l’attività preferita dagli austriaci è sicuramente preparare i biscotti!
Una vera e propria mania a cui non ci si può sottrarre, come si vede dai supermercati che da fine novembre si riempiono di decorazioni di ogni genere.
I biscotti natalizi più famosi sono i Lebkuchen (alla cannella ricoperti di cioccolato), i cornetti alla vaniglia con lo zucchero a velo e i Linzer Augen (ripieni di marmellata di albicocca).
La festa più famosa del periodo di avvento è la festa di San Nicola, celebrata il 6 dicembre.
Il vescovo Nikolaus (sotto mentite spoglie di qualche nonno volenteroso che si presta per l’occasione) gira di casa in casa a portare regali ai bambini buoni, vestito di tutto punto e accompagnato dagli angeli (ragazzini altrettanto volenterosi!).
Nikolaus appare anche in pubblico. In numerose manifestazioni organizzate da comuni e attività commerciali, Nikolaus porta tutti i bambini sacchettini pieni di mandarini, arachidi e cioccolato. Talvolta, assieme a San Nicola arrivano anche i Krampus, sorta di diavoli con tanto di corna e inquietanti maschere di legno, che in origine venivano per punire i bambini “cattivi”; quest’anno siamo stati a vedere una sfilata di Krampus, davvero spaventosi, e abbiamo concluso facendoci una serie interminabile di foto con loro, nemmeno fossero star dello spettacolo! Mia figlia si è divertita più di tutti.
Un´altra curiosità riguarda l’albero di Natale, che non si usa fare all´inizio dell’avvento, ma alla fine!
Normalmente l’albero viene portato proprio da Gesù Bambino il 24 dicembre, mentre i bambini sono alla Messa di Natale con uno dei genitori o con i nonni.
Quest’ultima si svolge di solito nel tardo pomeriggio, intorno alle 17!
Per chi non va alla Messa, si fa una passeggiata o si va a uno dei tanti eventi organizzati per l’occasione.
Quando i bambini tornano per la cena trovano l’albero e i regali portati dal Christkind (mamma o papà!).
Dopo cena la festa prosegue in famiglia con canti e giochi.
In questo caso abbiamo cercato di mediare tra la tradizione italiana di fare l’albero presto e quella austriaca. Il nostro è già pronto e decorato, ma i regali verranno portati da Gesù Bambino proprio durante la Messa del pomeriggio, mentre Babbo Natale verrà come da copione durante la notte.
Come ha spiegato a mia figlia l’insegnate di religione, Babbo Natale è un assistente di Gesù Bambino!
E noi ridiamo divertiti.
Anche l´Epifania è rimasta una festa a carattere religioso.
Non viene nessuna Befana sulla scopa, ma solo tre bambini vestiti da Re Magi e un “portatore di stella” chiamati Sternsinger (cantori della stella), proprio perchè girano di casa in casa cantando melodie a tema e raccogliendo dolcetti o offerte per cause di beneficienza.
I Re Magi lasciano sulla porta delle case dove sono passati la scritta seguente: 20 + C * M * B + 16, dove 20 e 16 rappresentano l’anno in corso e le lettere sono sia le iniziali dei Re Magi, sia l’abbreviazione latina della frase “Cristo benedica questa casa”.
Fate caso agli stipiti delle porte quando verrete da queste parti! (spesso anche in Alto Adige).
Anche nelle scuole si festeggia il Natale religioso senza troppi problemi.
Oltre al classico presepe, e ai già menzionati calendario e corona dell’avvento, la scuola di mia figlia ha organizzato un piccolo spettacolo aperto a tutti, in cui i bambini vestiti da angeli e da pastori hanno annunciato la nascita di Gesù con canti e una piccola rappresentazione. Il tutto rigorosamente all’aperto, in perfetto stile austriaco!
Lo spettacolo fa parte del “calendario dell´avvento vivente”, come l´ho battezzato io in italiano. Una serie di piccoli eventi organizzati da privati o enti, che aprono le porte a tutti offrendo intrattenimento e specialità tipiche, a turno dal 1 al 24 dicembre.
Una tradizione bellissima e ancora viva nei piccoli villaggi, come quello in cui viviamo!
Avrete capito che all’avvento e al Natale austriaco non si può proprio sfuggire.
Persino i cuori più duri non possono fare a meno di essere travolti da quest’atmosfera di festa e di semplicità autentica. Un po’ come ritornare indietro nel tempo, quando il Natale era un periodo dell’anno in cui l’Amore in famiglia era talmente amplificato da far nascere il desiderio di donarlo anche agli altri.
bellissimo. tra poco saremo in alto adige. già una vota abbiamo incrociato i cantori della stella ma non si erano fermati a casa nostra perchè era una casa per le vacanze. stavolta saremo in un maso e si fermeranno sicuramente!!! che bello!
ciao, esatto, anche in Alto Adige ci sono tradizioni simili a quele austriache, in particolare tirolesi, fra queste i cantori della stella! se hai voglia condividi qualche foto sulla mia pagina, buona vacanza e buone feste!!!