Ultima modifica 14 Ottobre 2019
Si può esprimere un giudizio sulla scelta di vivere o meno per una persona che vive in stato di paraplegia totale?
Molte persone, a seguito della scelta di DJ Fabo, si sono impegnate ad esprimere il proprio pensiero.
Chi è d’accordo e chi no.
Chi trova decisamente assurdo che in Italia non si possa scegliere se vivere o morire, chi si limita semplicemente a dire che solo Dio può decidere per noi.
DJ Fabo era un ragazzo super attivo e dinamico prima dell’incidente che lo costrinse alla totale immobilità.
E dopo tanto tempo, non voleva più vivere senza tutto quello che non poteva più fare, cioè praticamente “tutto”.
In realtà la sua oramai era diventata una non vita.
Gli opinionisti del web mi fanno sorridere, si.
Ma anche arrabbiare.
Non si può urlare ha fatto bene, o ha sbagliato.
Certo, siamo opinionisti ( sottoscritta compresa) ed il nostro mestiere è quello di condividere la nostra opinione sui fatti. Ma un conto è esprimere una personalissima opinione, un conto è giudicare.
Lui ha fatto la sua scelta, consapevole e studiata.
Non aveva dubbi.
Così non voleva vivere.
Certo, se avesse potuto farlo fra le mura di casa sua, in uno Stato che glielo avesse permesso, sarebbe stato meglio, per lui e per la sua famiglia. Andare in Svizzera e quindi violare le ‘regole’ del suo paese non deve essere stato facile per lui.
L’Italia, purtroppo, non si trova in una bella posizione sull’argomento.
All’interno della capitale abbiamo il Vaticano, questo gigante affascinante e controverso che nostro malgrado ci condiziona. Noi non saremo mai un paese libero da certe convenzioni perché siamo la casa del clero.
Quel clero che fa discutere ma che ci soggioga.
Siamo cresciuti col timore reverenziale di Dio, con una Sua immagine probabilmente distorta dal bigottismo imperante di chi viveva ( e vive) in Suo timore.
Forse dovremmo rivedere qualche regola e qualche legge.
Io incomincerei pensando che Dio, se c’è, potrebbe non “giudicare” una scelta del genere… dovremmo rivalutare le sacre scritture e leggerle in chiave più “moderna”.
Ognuno dev’essere libero di scegliere il proprio destino senza ledere nessuno.
E soprattutto deve essere libero di farlo nel proprio paese.
Ho ammirato il grande coraggio di questo ragazzo.
E l’unica cosa che mi sono domandata è stata “chissà cosa provava mentre mordeva quel bottone”….
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