Ultima modifica 3 Marzo 2020
Care mamme green, appassionate di fai-da-te e amanti delle brugole e della lattuga, è arrivato per voi l’ orto casalingo Ikea.
Orto casalingo Ikea. Istruzioni per l’uso
In effetti non è proprio un piccolo vaso da coltivare sul balcone del proprio appartamento, ma l’idea dell’orto casalingo Ikea l’ha lanciata, e gratis.
Si chiama Growroom, la stanza del raccolto.
E’ stata progettata da due architetti dai nomi impronunciabili: Mads-Ulrik Husum e Sine Lindholm.
I due collaborano con un laboratorio di design di Copenaghen, lo Space10.
Per l’occasione il colosso svedese ha supportato l’idea, e ha consentito ai due designer di realizzare questo orto casalingo Ikea, che si monta proprio come una libreria Billy.
E infatti se andate a vedere sul sito, vi sembra proprio di leggere le istruzioni contenute in quei fogliettini con i disegni di viti, brugole e l’omino che chiama al telefono con il punto interrogativo in testa.
L’idea dell’orto casalingo Ikea è però nobile.
Anche se non è proprio un’installazione da tenere in casa, questa specie di sfera realizzata con moduli in truciolato consentirebbe di creare un’ambiente per ospitare piante ed erbe.
Il modulo è stato pensato dagli architetti in modo da consentire l’ingresso della giusta quantità di luce e aria, e una giusta distribuzione di acqua.
Queste sfere potrebbero essere posizionate in piccoli giardini domestici, negli androni dei grandi palazzi cittadini. Sui terrazzi dei grattacieli delle metropoli.
L’orto casalingo Ikea Growroom è un padiglione che consentirebbe di nutrire le città con vegetali cresciuti in loco.
Un modo per tornare alla natura e di fare la città più sostenibile. Un’idea per mangiare cibo senza la necessità che questo attraversi gli oceani prima di arrivare sulle nostre tavole. Secondo il sito di Space10 l’istallazione ha ricevuto l’attenzione dell’opinione pubblica in molte parti del mondo.
“Le persone possono in teoria produrre tutto da sé. Basta una stampante, una produzione personalizzata e qualche sega semiprofessionale, e la growroom può essere realizzata semplicemente ovunque” dicono i due designer.
Il cibo locale rappresenta una seria alternativa al modello di cibo globale.
Esso riduce le distanze percorse, l’impatto ambientale, ed educa i nostri figli a conoscere da dove esso viene. Il risultato della tavola imbandita da questo cibo è affascinante. Inoltre i prodotti sono di migliore qualità, più buoni, più freschi e salutari.
Insomma un’ alternativa ad una mini-fattoria, che in città non avrebbe la possibilità di essere realizzata!
Le istruzioni per l’orto casalingo Ikea sono scaricabili gratuitamente, proprio per incoraggiare le persone a costruire localmente e dare loro una spinta verso una vita più green.
La licenza prevede che l’orto casalingo Ikea possa essere condiviso, copiato e costruito senza alcun permesso. Il sito chiede anche di inviare foto delle realizzazioni e commenti per eventuali migliorie al progetto.