Ultima modifica 10 Ottobre 2019
E’ soltanto quando vivi per un periodo abbastanza lungo in un paese straniero che inizi a conoscere i lati nascosti della popolazione: non quei comportamenti macroscopici dei quali tutti sono a conoscenza, e che magari caratterizzano il posto che ci ospita nell’immaginario collettivo, ma quelle piccole azioni ed abitudini quotidiane che lo rendono peculiare ed inconfondibile.
Vivo in Cina da quasi cinque anni e, nel tempo, mi sono resa conto che raccontando di alcuni fatti o abitudini dei cinesi molti si stupivano. Ho deciso allora di elencarvi venti piccole cose curiose che forse non tutti sanno su questo paese e questo popolo, magari stupirò anche voi!
In Cina l’acqua del rubinetto non è potabile. Tutti in casa tengono il cosiddetto “boccione”, usato per bere e spesso anche per cucinare.
Anche se l’acqua del rubinetto non si può bere, non morirete di sete: in molti posti pubblici (stazioni, uffici, aeroporto o perfino sul treno) ci sono dei boccioni o dei distributori d’acqua a disposizione degli utenti. E nei ristoranti l’acqua o il te sono sempre gratuiti.
Sempre a proposito di acqua: qui in Cina si usa berla calda!
Nei bagni pubblici non c’è la carta igienica, che si trova (talvolta) fuori nella zona dei lavandini. Uomo avvisato…
Una volta utilizzato il bagno, la carta igienica usata non andrebbe buttata nello scarico ma negli appositi cestini.
Nelle grandi città cinesi quasi tutti vivono in enormi complessi abitativi, circondati da mura e con guardie all’ingresso, chiamati compound. All’interno dei compound ci sono negozi, asili, parrucchieri e caffè.
Tutti i palazzi sono numerati e l’indirizzo è composto dal numero di building e il numero di appartamento. Siccome i cinesi sono molto superstiziosi coi numeri, di solito manca il palazzo nr. 4 (numero considerato funesto) e i piani 13 e 14.
Uscire a far passeggiare il cane o a comprare qualcosa nei negozi sotto casa in pigiama è una pratica considerata accettabile e, anzi, segno di benessere.
La moda dei cani da compagnia è relativamente recente e il cane più diffuso nelle famiglie è il barboncino. Talvolta i cuccioli vengono vestiti con scarpe e cappottini, addirittura col tutù da ballerina.
Sulle strade, la svolta a destra per le macchine ha sempre la precedenza, anche sui pedoni. Se dovete attraversare la strada, quindi, state molto attenti perché non si fermeranno.
Nelle città il mezzo di trasporto più usato è la moto elettrica. I motorini a scoppio non sono permessi a Suzhou.
Tra cinesi ed espatriati è molto diffusa l’applicazione che misura la concentrazione di polveri sottili PM 2.5
A causa dell’alto livello di inquinamento, solitamente vetri e finestre sono cosparsi di una sottile polvere nera, ecco perché l’oggetto del desiderio, in tutte le case, è il purificatore d’aria.
Il riciclo delle immondizie non viene fatto dalle famiglie, che buttano tutto insieme nei sacchi, ma nei centri di raccolta dei compound, dove frotte di spazzini frugano nei sacchetti smistando carta, bottiglie e quant’altro.
Non solo le nonne, ma anche i nonni in Cina hanno un ruolo attivo nella cura dei nipoti: li vedo spesso che portano a fare la passeggiata o giocare al parco i loro pargoletti, magari dopo essere andati a fare la spesa.
In Cina difficilmente vedrete un signore anziano coi capelli grigi: si tingono tutti di nero!
Se vi chiederanno “Hai mangiato?” incontrandovi per strada, non è curiosità, ma un modo gentile per salutarvi.
La cartaigienica nei cestini? Oddio! Forte questo articolo!
Dipende dal fatto che gli scarichi sono spesso malfunzionanti e si intasano. Alle volte c’è perfino un avviso che ti chiede di non buttarla nel wc ma usare il cestino!
Io sono stata a Xi’an e a Pechino e la carta igienica l’ho trovata.
L’acqua calda me la davano a Xi’an ma a Pechino no e non l’ho mai trovata gratuita nei ristoranti …
Qui a Suzhou e a Shanghai si va di acqua calda a gogo (oppure the), comunque un bicchiere d’acqua non lo negano a nessuno 🙂