Ultima modifica 29 Novembre 2019

Avete sentito la storia delle strisce rosa a Pontida?
Se non vi è capitato in questi giorni di inizio scuola, nei quali tutti quanti noi genitori siamo stati presi da ordini di cancelleria e autocertificazioni vaccinali, ve la racconto io.

A Pontida, storica sede della Lega, paesino di tremila anime della provincia bergamasca, sono state disposte le strisce rosa per i parcheggi.

Strisce rosa a Pontida

Le strisce rosa sono aree dedicate alle donne incinte. Un po’ come quelle gialle per i disabili.
Sono strisce di cortesia. Spesso le troviamo nei supermercati, ma anche in prossimità di uffici pubblici come le Asl.
Ed è a mio avviso un segno di grande civiltà.

Garantire ad una donna incinta un minimo di comfort in più è un gesto che lo stato fa a favore di una categoria momentaneamente svantaggiata.

I parcheggi rosa a Pontida li ha voluti il sindaco, e un assessore all’ambiente del Carroccio.

Tale Emil Mazzoleni. Brillante politico 28enne con un curriculum di tutto rispetto.
Dottorando in Filosofia e sociologia, conoscitore di inglese, giapponese, tedesco, francese e castigliano, vincitore di premi e esperiente all’estero.

Che l’assessore Mazzoleni abbia poi lo stesso cognome del vicesindaco, in questa storia delle strisce rosa a Pontida non centra nulla (o no?).

Tornando alla notizia. Bello bellissimo le strisce rosa a Pontida.

Ma la clausola dell’articolo 4 dell’ordinanza per il rilascio all’autorizzazione al parcheggio, recita che tale permesso verrà rilasciato

“esclusivamente alle donne appartenenti a un nucleo familiare naturale e alle cittadine italiane o di un paese membro dell’Unione Europea”.

Multa alle trasgressore, per parlare politichese, da 25 a 500 euro.

Ricapitolando dunque le strisce rosa a Pontida non potranno essere usate da lesbiche e extracomunitarie.

Strisce rosa a Pontida

E io subito mi sono chiesta: va bene che capisci se una è extracomunitaria o italiana, e a volte neanche.

Ma come fai a capire se una donna incinta è lesbica o etero?

Lo fai lo fai. Perché se tu cara donna incinta parcheggi nelle strisce rosa, e un vigile di Pontida nota la tua auto, subito va all’anagrafe delle unioni civili E se vede che sei unita con una donna… zac multa!

Peccato però che a Pontida l’anagrafe delle unioni civili non ci sia.
E torno alla mia domanda.

Noterà la fede arcobaleno al dito? Vedrà se ti tocchi la pancia e subito dopo  ti aggiusti gli slip sul lato posteriore? Ti seguirà al super e all’Asl per vedere se baci un uomo o una donna?

Mistero mariano…

Strisce rosa a Pontida

Scherzi a parte, il Mazzoleni ha tenuto a giustificare la clausola alla stampa.

E così si legge che le strisce rosa a Pontida sono “una scelta ideologica in linea con la politica leghista del Comune” (Fonte: Huffington Post).

Verissimo.

Perché qualcuno dovrà pur difendere la famiglia naturale. E contrastare l’immigrazione.
Le donne lesbiche, aggiunge l’assessore, non dovrebbero avere figli. E dunque via dalle strisce rosa.
Unica deroga le ragazze madri, etero però mi raccomando, e le vittime di violenza sessuale.
Altrimenti solo bianche, razza ariana e possibilmente bionde e belle.
Le altre, continua sempre il Mazzoleni, possono sempre parcheggiare altrove.
Oggi arriva la smentita.
Si, perché non era una candid camera.
La clausola fino a ieri c’era eccome.

Sembrerebbe che a seguito delle polemiche sollevate, il comune di Pontida abbia fatto dietrofront.

Lo scrive l’Eco di Bergamo 

Il sindaco Carozzi avrebbe oggi all’ordine del giorno la modifica del regolamento comunale.
Meno male.
Perché avevo deciso di concludere questo mio commento con una battuta non mia, ma perfettamente calzante con il tema. Che devo dunque ritrattare. Ma la scrivo lo stesso.

A Pontida parcheggi riservati alle neomamme. Quelle sempre incinte (cit.)…

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