Ultima modifica 2 Ottobre 2017

Il Museo Tattile Varese nasce nel 2011 e rappresenta ad oggi un esempio sostanzialmente unico in Europa.
Ospita circa 60 modelli tattili in legno (articolati tra architettura, monumenti, paesaggi, mappe tattili, ecc.) e si pone l’obiettivo di diventare una sorta di enciclopedia tridimensionale da sfogliare con le dita, capace di stimolare non solo l’interesse per la conoscenza tattile, ma anche e soprattutto quella per il mondo, artistico e non.

Lo spazio propone di ribaltare le abitudini mentali consolidate per recuperare il valore dell’esperienza tattile, e utilizzare la memoria, la fantasia, l’intuizione, l’attenzione ai dettagli, abituati come siamo a conoscere solo ciò che vediamo, in un mondo pervaso da immagini.

museo tattile di varese

Un Museo fuori del comune che ha visitatori non vedenti ma soprattutto, vedenti.  I primi possono scoprire cose mai direttamente conosciute, i secondi sperimentare l’innovazione della conoscenza tattile a occhi chiusi.
Ciascuno di loro può raggiungere un nuovo livello di comprensione, ma soprattutto vivere un’emozione, quella antica e forse infantile, del toccare per conoscere.

Il senso del tatto è, infatti, estremamente sviluppato nei primi mesi di vita, durante i quali la conoscenza e l’esplorazione sono prevalentemente aptiche.
Ciò è dimostrato, ad esempio, dal fatto che il bambino, fin verso il quarto mese, riconosce la madre prevalentemente dal tocco delle sue mani e dal contatto con lei.
Lo sviluppo del tatto in un bambino appena nato è straordinario, tutto il suo bisogno affettivo è soddisfatto dal contatto fisico con la madre.
Più avanti il bambino esplora se stesso e gli oggetti che gli vengono offerti, portando il tutto alla bocca. Solo quando comincerà a stare seduto e ad osservare la realtà che lo circonda da un’angolazione che gli permette di ampliare la sua visuale, la funzione visiva comincerà ad avere il sopravvento su quella tattile.

museo tattile di varese

Per permettere quest’esperienza, all’interno del Museo sono state realizzate installazioni e percorsi polisensoriali, finalizzati ad introdurre la cultura della multimodalità, tanto per vedenti quanto per non vedenti, dove i visitatori e gli insegnanti con le loro scolaresche, possono sperimentare una didattica multimodale.

La comunicazione multisensoriale ha la funzione di ampliare la portata espressiva del messaggio, al di là del codice puramente visivo o uditivo, andando a sollecitare tutti gli altri sensi al fine di suscitare un’esperienza globale ed emotiva. La ricerca scientifica ha confermato – a livello encefalografico – che gli eventi che stimolano diversi sensi generano ricordi più duraturi.

museo tattile varese

La proposta del Museo Tattile Varese quindi non è solo un’integrazione tra due mondi, quello del buio e quello della luce, ma soprattutto la scoperta o ri-scoperta di un mondo nuovo, in cui i sensi si combinano per produrre un’esperienza integrale ed emozionante.

Il Museo si trova a Varese in Via Caracciolo, 46 – Info sul sito ufficiale 

Mamma di due bellissimi bambini, amante della vita. Adoro leggere e passo la maggior parte del mio tempo a girovagare in rete, alla ricerca di qualche cosa di interessante.

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