Ultima modifica 10 Gennaio 2019

Giusto ieri una mia amica ha inviato in una mia chat whatsapp di “sole donne” il link ad un articolo  che sta spopolando in questi ultimi giorni e che ha fatto infuriare un po’ tutti. Nell’articolo è riportata un’intervista allo scrittore Yann Moix che, tra le altre cose,  dice di preferire le donne 25enni a quelle di 50 anni, troppo vecchie, a suo dire, da amare.

Io do ragione a Yann Moix. Ma dovete leggere fino alla fine prima di commentare.

yann moix

Andiamo con ordine.
Chi è Yann Moix? Boh! Io, piccola blogger di periferia, non lo conoscevo.

È uno scrittore francese, 50enne. Sembra abbastanza prolifico. Non abbastanza famoso in Italia però da meritarsi una pagina di wikipedia nella nostra lingua. E infatti la trovo in francese.

Ha all’attivo una ventina di libri scritti in altrettanti anni, collabora con cinema e Tv, è filo-filosofo. Nel senso che, da buon francese (magari sta pure con il dolcevita nero nella penombra di qualche locale con luci soffuse a decantare i suoi versi), disserta di e con filosofi di alti argomenti.

Nel frattempo però leggo: pubblica un romanzo sulla violenza sessuale, prende spunti da Roman Polanski, produce un cortometraggio dal titolo “Grand Oral”, che non necessita di traduzione.

Insomma, sto Yann Moix sarà pure scrittore, ma i suoi argomenti mi sembrano un po’ “ridondanti” e non sono certo discussioni sui massimi sistemi.

E per promuovere (perché di questo si tratta) il suo ultimo libro, viene in Italia e afferma pubblicamente di non riuscire ad amare le sue coetanee di 50 anni e di preferire le 25enni.

Caro Yann Moix hai proprio ragione.
Mi viene in mente un altro personaggio. Forse più famoso in Italia ma magari meno colto di te. Tale Massimo Catalano. Anche noi Yann Moix abbiamo in Italia un filosofo che ha sostenuto tesi simili alle tue. E ha pure lui, in tempi non sospetti, scritto un libro, che magari ricalca questo tuo pensiero di altissima filosofia.

Lui era Massimo Catalano, e il libro “La vita è una tromba”.

Vedi caro Yann Moix, Catalano divenne famoso per affermazioni simili a quella che hai fatto. Una raccolta di aforismi che vorrei illustrarti. Non tutti, i più significativi.

Il primo che mi viene in mente è “È meglio innamorarsi di una donna bella, intelligente e ricca anziché di un mostro, cretino e senza una lira.”

Oppure “È meglio lavorare poco e fare tante vacanze, piuttosto che lavorare molto e fare poche vacanze”.

“Se uno lavora molto, si stanca parecchio. Chi lavora poco, viceversa, secondo me, si stanca molto meno”.

“Cari ragazzi, è meglio essere promossi a giugno, che bocciati a settembre”.

Senti questa, per finire con le citazioni: “È meglio ridere per una battuta che non si capisce che ridere per una che non si capisce”.

Insomma caro Yann Moix, quello che volevo dirti è che tu hai ragione.

yann moix

Che la cosa che hai detto, in fin dei conti un po’ vera è. Come quelle di Catalano d’altronde! Ma che se non c’è una discussione un po’ più profonda a suo supporto è però insulsa oltre che vera.

Nel senso che anche io mi piacevo di più a 25 anni che adesso. E che anche a me piacciono più i ragazzi di 25 anni che quelli di 50.
Soprattutto se i 50enni in questione sono un po’ bruttarelli come te.

Perdonami, ma se fossi stata io a intervistarti, alla tua affermazione ti avrei chiesto: “Chi ti dice che le 25enni vogliano stare con te?” (se non per soldi-fama-onore).

Per fortuna però, a difesa dei 50enni e delle 50enni dico che in 25 anni di vita le cose che si imparano, che si fanno, che si vedono, che si ascoltano, colmano questo “gap estetico”.

Mica non ci sono 25enni seri, colti, interessanti e belli. Ma matematicamente, a pari merito, avranno comunque 25 anni di esperienza mancanti, anche se con qualche ruga in più.
Certo, non credere che se venisse Faust a chiedermi di fare a cambio resterei con tutti questi anni in più addosso. Ma lasciami il beneficio del dubbio, tanto è impossibile, che magari potrei anche dirgli di no.
Perché questi 25 anni in più non mi hanno portato solo rughe e cellulite. Anche viaggi, libri, figli, esperienze e avventure che colmano il gap estetico.

E infine penso che si. Anche io dovendo scegliere tra un 25enne aitante e un 50enne maturo preferirei il 25enne. Ma solo se somigliasse al mio uomo di 54 anni.

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