Ultima modifica 27 Agosto 2020
Siete tra i 14 milioni che ieri sera avete visto la prima puntata di Sanremo 2019 o fate parte dei restanti 46 milioni che per svariati motivi lo avete perso?
Poco importa, tutti oggi ne parlano, lo vogliamo fare anche noi, così magari ve lo riassumiamo.
Impressioni di Sanremo 2019
La prima cosa da dire, che ho sentito stamane in radio, è che più che una gara canora è stata una gara di resistenza.
Quattro ore e oltre, 24 canzoni più quelle degli ospiti e del dirottatore artistico come si è autonominato, scketch dei conduttori, ballerini e saltimbanchi, insomma una vera e propria maratona televisiva, come d’altronde succede ogni anno da 69 a questa parte.
Chi ha sempre criticato il festival di Sanremo per essere vintage, oldstyle, agé, vecchio e stantio, quest’anno deve riconoscere che Baglioni ha portato sul palco un sacco di cantanti giovanissimi.
Vince ancor prima della premiazione, come da qualche anno a questa parte Maria De Filippi, che ha portato sul palco della città dei fiori ben 5 della sua scuderia (Federica Carta, Irama, Einar, Briga e Nigiotti, che è stato anche a X Factor).
Tra i big invece restano fedeli al festival Patty Pravo, Loredana Bertè, Paola Turci, Nino D’Angelo, Anna Tatangelo e altri che pur un po’ più giovani sono comunque da considerare a pieno titolo afiocionados della Kermesse (Nek, Renga, Arisa).
E poi ecco i trappisti, che non sono monaci ma l’ultima novità della canzone. Achille Lauro, Ghemon e qualche altro di cui non ricordo il nome, mi perdoneranno i miei figli.
Com’è andata questa prima serata di Sanremo 2019? Beh, a giudicare dagli ascolti bene, ma non benissimo 🙂
Se pensate, come ha detto un veterano del giornalismo come Zucconi, che Sanremo praticamente paga per un anno tutti i suoi artisti e impiegati con gli introiti, possiamo dire che anche per il 2019 la è stata portata a casa.
Non è mancata qualche gaffe (la Raffaele che saluta i Casamonica, la Strambelli che per poco anziché cantare passeggiava per il palco, l’apostrofo della Foglietta nel dopo festival) ma non c’è Sanremo senza scivoloni.
I conduttori? All’altezza a dire di tutti.
Anche se ieri sera molti (compresa la sottoscritta) gridavano “Aridatece Favino”. Che si è materializzato con giubbotto giallo e baffone da Freddy Mercury e ha dato prova, anche da ospite, di essere grande grande grande.
Il gossip e le battute anche quelle sprecate. Dalla Bertè che si alza la gonna, alla Strambelli che non sa che il Piper è chiuso da un po’, dal Volo asfaltato dalla successiva esibizione di Bocelli.
I superospiti super per davvero. Giorgia e Bocelli le VOCI. E dopo Favino anche Claudio Santamaria si è difeso con un tributo, insieme a Bisio-Baglioni-Raffaele al Quartetto Cetra.
All’1 inoltrata le prime classifiche parziali.
Novità di quest’anno non una classifica dal primo al 24esimo ma cantanti divisi in zone.
La blu, la più alta votata dalla giuria demoscopica, vede Ultimo, Bertè, Silvestri, Irama, Cristicchi, Renga, il Volo e Nek.
Zona gialla, ovvero intermedia, Nigiotti, Federica Carta & Shade, Boomdabash, Negrita, Turci, Tatangelo, Patty Pravo & Briga, Arisa
Infine, Zona rossa, il fondo classifica: Mahmood, Achille Lauro, Nino D’Angelo & Livio Cori, Einar, Ghemon, Motta, Ex Otago, The Zen Circus
Stasera la seconda puntata, stay tuned. Io so già il vincitore. Per me è l’orchestra.