Ultima modifica 8 Aprile 2013

Oggi ho voglia di raccontarmi non in veste di consulente di Rosso Limone…. ma come donna comune, come madre.
Vi racconto questa mia storia non per convincere qualcuno o per dar dei giudizi di merito o meno, ma semplicemente per condividere un evento che mi ha dato tanta forza.
Quando sono rimasta incinta dei miei figli ho avuto la fortuna e la bravura, d’ incontrare delle persone sagge e competenti che mi hanno aiutato a conoscere e a scegliere come far nascere i miei bambini.
C’è chi delega completamente al personale medico, per paura, per ignoranza, per comodità, o semplicemente perchè non può scegliere! Io ho voluto fare quello che sentivo più vicino al mio essere donna… Ebbene si, ho scelto il parto in casa ed è stato il più bel regalo che mi sono fatta in vita mia. Il mio vizio di leggere mi aveva portato a conoscenza dell’importanza per un neonato dell’”imprinting” nelle prime ore di vita. Con il mio istinto animalesco e l’appoggio del mio compagno, volevo difendere il mio piccolo dall’intrusione di terzi: siano essi medici o altre persone che affettivamente non avevano niente a che fare con noi.
Informandomi venni a sapere che fare un parto in casa non era un’emergenza dell’ultimo minuto, ma un percorso da fare per tempo, per me e per tutta la famiglia, con personale specializzato.
Incontrai diverse Ostetriche formate per il parto in casa, prima di scegliere la mia. Infine non ebbi dubbi: ella era una donna sensibile, determinata, molto competente e con un’ ottimo curriculum. Mi spiegò che lei poteva occuparsi di noi solo se si trattava di una gravidanza e di un parto fisiologico. Se qualcosa andava storto era pronto il piano “B” con medici e tutto ciò che la situazione richiedeva. Squisita la sua abilità di saper ascoltare ed aiutare le mie richieste e quelle degli altri membri della famiglia. Esemplare la sua capacità di valutare e distinguere le situazioni di difficoltà fisiologica da situazioni patologiche.
Le visite che lei mi faceva durante la gravidanza non si limitavano a leggere esami medici e “ispezioni corporali” ma si trattava di veri e propri incontri con tanto di torta e tè e soprattutto tanta attenzione al mio grado di felicità!
Il giorno del parto lo ricordo come un trionfo della forza della natura… della mia forza. La terapeuta, nel percorso fatto insieme, mi aveva insegnato a sentire e a fidarmi del mio istinto naturale di donna. Non c’è stato un momento dove qualcuno si sia imposto e mi abbia detto quello che dovevo fare: ho scelto se muovermi o se farmi coccolare dal mio
compagno, ho potuto imprecare, ho scelto la stanza per partorire e la posizione. Mai una volta l’Ostetrica mi ha pressato con tempi o visite invasive…insomma io ero la regista, la regina di questo catartico momento. Appena nato il piccolo, nella penombra della casa, con il mio compagno lo abbiamo potuto accogliere con la sacralità che la vita merita: meraviglia mescolata a commozione e tanta gratitudine. Tutto questo è impresso nella mia pelle e nella mia anima. E anche oggi se mi capita di non sentirmi all’altezza di una situazione, porto alla memoria la sensazione di quel momento che ho stretto fra le braccia il mio piccolo ed energico bambino che io, con le mie forze…HO DATO ALLA LUCE!

La mia non è una storia straordinaria, prima di me generazioni, e generazioni di donne hanno partorito in questo modo… il mio istinto di donna e la mia cultura hanno permesso questa vivificante esperienza. Il parto in casa, secondo me, è un connubio fra saggezza antica e servizi moderni che mette al primo posto l’ESSERE UMANO in senso olistico.
Ad ogni donna il suo parto…. ma fatelo da donne informate!

Francesca Bonat

La redazione del magazine. Nato nel maggio 2013, da marzo 2015, testata registrata al tribunale di Milano. Mamme di idee rigorosamente diverse commentano le notizie dell'Italia e del mondo, non solo mammesche.

8 COMMENTS

    • ….ho voluto raccontare la mia storia perchè è bella ed è vera! poi ogniuna si confronti con il proprio vissuto con serenità 😉

  1. Bellissimo articolo Francesca! Davvero complimenti! Quasi quasi faccio il quarto figlio anche io! Grazie

  2. Io sono riuscita a partorire la mia quarta figlia a casa, avrei voluto anche per le altre ,ma avendo problemi di epatogestosi tutti me lo hanno sconsigliato, poi è arrivata la quarta gravidanza ed anche con essa gli stessi problemi di epatogestosi, ma io più informata e aiutata da un’ostetrica fantastica, ho curato con l’omeopatia, parto riuscito e splendido , senza punti (erano il mio incubo), la natura ha fatto il suo dovere. Dobbiamo informarci e sapere, le alternative sono tante e lottare per quello che si desidera il risultato sarà sorprendente !! Il corpo è nostro !!

    • complimenti Deborha! anche tu hai fatto… miracoli! il miracolo di essere donna e madre fino in fondo! ti abbraccio Francesca Bonat

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