Ultima modifica 20 Giugno 2019
Lo so che succederà.
Lo so che un giorno qualcuno suonerà alla mia porta e quel qualcuno sarà Lui, il Mastro Burattinaio, quello che muove i fili.
Si siederà alla mia tavola e mi dirà di stare tranquilla, che tutto questo è stato solo un modo per poter capire fino a dove può arrivare la mia pazienza.
E il Mastro Burattinaio mi dirà che tutto faceva parte del gioco, che ora i miei figli si comporteranno da bravi ragazzi così come io li ho cresciuti.
E Lui mi dirà che ora posso tornare a dormire i miei sonni tranquilli, che nulla turberà più le mie notti.
E insieme, io e il Mastro Burattinaio, ci berremo una piacevole tisana, quella all’arancio che a me piace tanto.
E bevendola ci racconteremo storie e Lui asciugherà le mie lacrime.
Mi tranquillizzerà e veglierà sul mio sonno.
Ma… intanto che aspetto di sentire bussare alla mia porta che faccio?
Tiro i remi in barca?
Oh, tante volte vorrei farlo.
Eppure continuo a lottare, ad incazzarmi, a sbraitare.
Continuo a farmi odiare dai miei figli.
A combattere muro contro muro.
A urlare parole che volano al vento. Sì, perché le orecchie degli adolescenti sono impermeabili alle parole dei genitori.
Gli adolescenti se ne fottono delle tue notti sveglia a rimuginare, a tormentarti sul dove hai sbagliato e dove puoi fare meglio.
Gli adolescenti sono per natura stronzi e profondamente bugiardi.
E se la ridono, pensando che i genitori siano cretini e si bevano ogni balla.
Già, perché il Mastro Burattinaio mica gliel’ha detto a quei ragazzetti che anche i genitori, una vita fa, sono stati adolescenti a loro volta.
Caro Mastro Burattinaio, in attesa che tu la smetti di muovere quei fili e di prenderti gioco delle mie ansie, delle mie angosce, io continuo a stare sveglia.
Io continuo a struggermi l’anima, in attesa che ritorni il cielo sereno.
Forse ha ragione un caro amico che diceva: chi fa più di un figlio è perché non si ricorda che merda è l’adolescenza.
Già.
Too late.
Cara Renata quanto ti capisco. Anche io sono in mano al burattinaio. Anche il mio è un gran bastardo. In realtà io mi ricordavo la mia adolescenza di merda ma, nel delirio di onnipotenza che prende tutte quando si decide di fare uno o più figli, pensavo di poter far meglio dei miei. Illusa. Ma guarda loro non fanno certo l’adolescenza che abbiamo fatto noi. Io mi sono dovuta sudare tutto o quasi, loro nulla o quasi nulla. Ma i fessi siamo noi che ci comportiamo da spazzaneve cercando di non fargli provate neanche la minima frustrazione… continuiamo a produrre generazioni sempre più fragili e senza un minimo di regole. Non esistono più orari pasto, orari x un rientro logico, non muovono un dito in casa e l’unica cosa in cui sono bravissimi è a pretendere tutto e subito. Io pure mi incazzo ogni giorno, lottando x ľabc della buona educazione e del risoluto verso sé stessi e gli altri e mi becco quotidianamente un “sei paleolitoca” (quando mi va bene altrimenti gli insulti si sprecano) e che gli amici escono e tornano quando vogliono…e purtroppo nella maggioranza dei casi è vero. Una fatica mastodontica specie se il proprio compagno non appoggia in pieno e anzi pensa che hanno ragione i figli.
Mio marito mi appoggia eccome e passiamo le notti a parlare… Per gli orari qui il problema è minore perché i minori di 18 anni hanno il coprifuoco.
Sono le bugie che mi fanno venire l’orticaria.
Abbiamo scoperto delle cose in camera di mio figlio e anziché ammettere la sua colpa si attacca a balle senza capo né coda. E non siamo genitori che lo riempirebbero di botte (anche se a volte confesso vorrei, ma è più alto di me). È proprio il prenderci per cretini, anche con gli amici… Abbiamo più volte detto che le balle non vanno lontano, che noi, in qualche modo, la verità la scopriamo, ma niente… Balle su balle…