Ultima modifica 21 Aprile 2021

Complimenti.

Questa la prima parola che mi è venuta in testa dopo aver letto che il Veneto ha approvato la mozione presentata da tal Consigliere Berlato ( qui la trovate per intero )

”La scuola non introduca ideologie destabilizzanti e pericolose per lo sviluppo degli studenti quali l’ideologia Gender”.

Destabilizzanti? Pericolose?.. come poter commentare, cercando di rimanere nel limite dell’educazione?

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24 voti a favore e 9 contrari.

Ancora una volta la politica ha preso una decisione per accaparrassi i voti di quei bigotti che ancora pensano che la famiglia normale sia quella composta da padre, madre e figlio e che l’omosessualità sia sinonimo di diversità. Che poi siamo alle solite… diverso da chi?

Avrebbero fatto meglio ad urlare al mondo che odiano i gay, piuttosto che mettere ancora una volta in mezzo i bambini. Certo è molto più comodo e meno devastante dire che lo si fa per tutelare i bambini.

Ma siamo sicuri che i bambini vogliano essere tutelati da persone come il Sig. Berlato, invece di conoscere il mondo per quello che è?

Ma soprattutto… siamo sicuri noi genitori di voler lasciare in mano a questo tipo di politici tale decisione? Siamo sicuri che sia sbagliato fare in modo che i nostri bambini sappiano la verità?

Si, perchè di verità si tratta. La verità, quella vera, quella che fa parte della vita di ognuno di noi è che il mondo è popolato di persone che hanno una loro ideologia, un loro personale modo di essere. Uomini, donne, liberi di decidere come vivere il loro amore, con chi condividere la loro vita. Possibile che sia così drammatico da spiegare ai bambini?

L’ideologia gender non esiste, la differenza non esiste, la normalità non esiste.

L’emergenza educativa non è quella di urlare al lupo al lupo e fermare la macchina che potrebbe cercare di spiegare in modo intelligente e senza preconcetti come va il mondo a coloro che saranno il nostro futuro, sperando che possano essere più rispettosi di noi; l’emergenza educativa è quella di spiegare a questi politici che non abbiamo bisogno di alimentare ancora la paura, e che un bambino è confuso solo ed unicamente se le cose non vengono spiegate. Cercare di nascondere ai bambini che esiste tutto un mondo al di la delle famiglie tradizionali è sbagliato. I bambini vedono, capiscono, si fanno domande.

E forse è meglio che a quelle domande rispondiamo noi… genitori in primis, e scuola.
Si, scuola… non è forse li che si va ad imparare?

Adelaide Frumento

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