Ultima modifica 11 Novembre 2015

 

alberocavolinibruxelles

Tra qualche giorno tutti faremo l’albero di Natale. Qualcuno farà il presepe o magari entrambi. Ogni anno i vari giornali di moda e di life style ci suggeriscono idee curiose e colorate per rendere il nostro albero più bello, più luccicante ed originale.

Personalmente io faccio lo stesso albero ormai da anni, con le stesse decorazioni, argento e blu, con le lucine bianche. Ogni anno aggiungo qualcosa: qualche pallina in più, una ghirlanda luccicante.

Siamo a Londra dove è stato da poco inaugurato un a di Natale che viene illuminato grazie ad una fonte davvero insolita di energia alternativa: vengono usati i cavolini di Bruxelles. I bambini non amano le verdure e che il progetto è stato ideato sia come esperimento sul risparmio energetico sia per mostrare ai più piccoli le potenzialità che gli ortaggi possono nascondere.
Le lucine dell’albero si illuminano grazie ad una batteria alimentata proprio dai cavolini di Bruxelles, 1000 in tutto.  Si tratta del primo albero di Natale del mondo ad essere alimentato grazie ad energia ricavata da questi ortaggi. I londinesi e i turisti lo potranno ammirare nella zona di Southbank.

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Per creare la batteria sono state riunite cinque celle. Ognuna di esse comprende 200 cavolini di Bruxelles. In totale la speciale batteria produce sessantatrè volt. Si tratta dunque di un sistema a voltaggio molto basso, tanto che risulta possibile avvicinarsi alle batterie e toccarle senza problemi. Il funzionamento è garantito dalla presenza di zinco e ferro. Si crea così una particolare reazione chimica in grado di generare energia elettrica, che viene immagazzinata ed utilizzata per illuminare le lucine LED dell’albero di Natale.
Gli scienziati hanno la possibilità di consultare la quantità di energia prodotta e consumata tramite un apposito display. Come gli esperti hanno spiegato, la batteria continuerà a produrre corrente fino a quando gli ortaggi risulteranno freschi. Con il passare del tempo le reazioni chimiche si affievoliranno, e così la quantità di energia prodotta si ridurrà.
Il sistema, secondo gli scienziati, può funzionare con qualsiasi ortaggio, ma i cavolini di Bruxelles sono stati scelti per via della loro forma e poiché non risultano molto popolari tra i bambini. Si tratta sicuramente di un esperimento curioso, che ci porta alla scoperta di potenzialità inattese per quanto riguarda il mondo vegetale.
Le fonti di energia alternativa non devono essere soltanto utili o insolite, ma soprattutto sostenibili, rispettose dell’ambiente e intelligenti.

Io non so se riuscirei a far mangiare più verdure alla mia bambina, ma con questo metodo sicuramente risparmierei un pò di energia.

Paola Lovera

La redazione del magazine. Nato nel maggio 2013, da marzo 2015, testata registrata al tribunale di Milano. Mamme di idee rigorosamente diverse commentano le notizie dell'Italia e del mondo, non solo mammesche.

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