Ultima modifica 11 Giugno 2019
Proprio ieri, facendo un po’ d’ordine in casa, ho trovato i milioni di dvd di cartoni che mio figlio vedeva da piccolo, e insieme a questi i dischetti dei “libri parlanti” di favole. Sapete quei libri che avevano insieme il cd per evitare ai genitori pigri la lettura delle favole? Ecco, oggi sono passati di moda, perché adesso tutto questo lo fa Alexa.
Alexa, raccontami una storia
Sapete chi è Alexa? Non è la mia tata, neanche la versione 2.0 di Mary Poppins (o forse alcuni sperano di si?).
È l’assistente parlante lanciata da Amazon. Forse avrete visto lo spot di quello di Google, che si chiama Google Home, ma il senso è uguale.
Questi assistenti parlanti si comprano, si collegano ai nostri smartphone, e a casa si possono usare appunto come assistenti. Chiedere loro com’è il tempo, farsi ricordare un appuntamento, un compleanno, e, per quei genitori pigri di cui sopra, anche leggere le favole ai propri figli.
Dunque io mi immagino la scena.
Mio figlio a letto, io e il papà nelle altre stanze, e Alexa sul comodino che racconta i tre porcellini al posto nostro.
Ma come? Non hai detto poche righe più sopra che anche 10 anni fa c’erano i dischetti che assolvevano a questo compito?
Vero, mica Alexa sta inventando niente di diverso su questo fronte.
I genitori pigri ci sono sempre stati, e se prima dovevano escogitare trucchetti per evitarsi la favola della sera, poi sono arrivati i “parlalibri” e infine Alexa.
La questione non è questa. Oppure, volendo, è proprio questa.
In redazione abbiamo discusso di quest’argomento in diverse di noi. Ovviamente nessuna era d’accordo nell’usare Alexa per leggere le favole ai rispettivi figli.
Figuriamoci se potevamo essere d’accordo noi che abbiamo da sempre una rubrica dedicata alle letture per bambini.
Uno studio condotto da un’associazione di librai inglese ha rivelato che “Solo il 28% degli intervistati ha dichiarato di trovare il tempo di leggere una storia ai propri figli prima di andare a dormire.”
Il 26% di questa platea ha ammesso di richiedere aiuto agli assistenti virtuali come Alexa.
Purtroppo però la pigrizia dei genitori nel non voler leggere una storia ai propri figli scatena una serie di reazioni a catena di cui noi genitori non ci rendiamo proprio conto.
In primo luogo passa il messaggio “non ho abbastanza tempo per te”. Certo, tutti i genitori si sovraccaricano di impegni dei figli, e certamente non è dal leggere o non leggere loro una storia la sera che saranno giudicati mostri o perfetti mamma e papà.
Però purtroppo a volte i figli percepiscono più un gesto simile che non la montagna di cose che uno fa per loro.
Al di là del tempo che dedichiamo ai figli, QUEL momento lì, ovvero la lettura di una fiaba, o comunque quei 10 minuti passati in intimità crea un legame fatto di un miliardo di cose.
Sentimento, complicità, senso del “io sono qui per te” e “tu sei qui per me”. Protezione, e perché no cultura.
Infine, a proposito di ritardi nel linguaggio e difficoltà specifiche di apprendimento, c’è un’altra questione da non sottovalutare.
Un bambino che non guarda il volto del genitore o parente mentre parla o legge resta indietro.
Perché il linguaggio passa anche e soprattutto dall’imitazione. Non solo del suono ma anche dell’articolazione della bocca. Il movimento labiale, la scansione della lettera, tutte cose di cui noi non ci rendiamo conto ma che sono in alcuni casi concause di ritardi nel linguaggio.
E certamente Alexa non ci aiuterà in questo.
Dobbiamo rimettere l’assistente vocale nella scatola e renderlo al commerciante?
Io non lo farò. Perché con la memoria corta che mi ritrovo salterei troppi appuntamenti e compleanni.
Certamente però non entrerà nella camera da letto dei miei figli. Cercherò e troverò il modo di conservarmi 10 minuti in più per loro. Ancora oggi che hanno passato l’età delle favole e sembrano essere cresciuti abbastanza bene grazie forse anche ai tanti libri che hanno da sempre avuto a disposizione in casa.
Ormai sono certamente grandi per le favole, ma piuttosto che ad Alexa, com’è il tempo o cosa mettersi per la prima festa con la fidanzata dovranno chiederlo a me.
E comunque, io, che ci crediate o no, quei dischetti per raccontare favole come fa Alexa oggi, non li ho mai usati.
PS.:La redazione non ha ricevuto alcun compenso nè per promuovere Alexa nè i suoi competitors, questo non è un articolo sponsorizzato!