Ultima modifica 25 Ottobre 2022
Nel 2007, Michael Bay portò sul grande schermo i Transformers, celebri robot senzienti capaci di assumere varie forme, sia meccaniche sia antropomorfiche, abitanti del pianeta Cybertron, sconvolto dalla guerra tra gli Autobot e i Decepticon rappresentanti dell’eterna sfida tra bene e male.
In Transformers 4 – L’Era dell’Estinzione, film sbarcato in Home Video lo scorso 19 novembre in una suggestiva e ricca edizione Home Video nei formati Blu-ray, Blu-ray3D a tre dischi e DVD, distribuita dalla Universal Pictures Italia, si registrano delle novità di rilievo nella trama, compreso un incipit ambientato in epoca preistorica, nel cast, con l’ingresso dell’attore Premio Oscar Mark Wahlberg e nei personaggi, con una new entry d’eccezione: i Dinobot, dei particolari Transformers in grado di assumere le sembianze rettili degli estinti dinosauri.
Una scelta che ha reso felici i fan della saga poiché i Dinobot sono parte attiva dell’universo Transformers sin dallo sbarco degli amati robot sul piccolo schermo, nella serie animata degli anni ottanta, e sono tra i protagonisti di fumetti e videogiochi.
I Dinobot sono storicamente separati dagli Autobot, sono indipendenti e hanno una notevole forza, aiutati anche da una imponente stazza che non impedisce loro una certa agilità, soprattutto in condizioni climatiche avverse come maremoti e terremoti, penalizzanti, invece, per altri Autobot. Fanno il loro esordio nella serie animata trasmessa in tv apparendo come robot primitivi, scarsamente dotati a livello cognitivo ma fondamentali nella guerra conto i malvagi Decepticon. Vengono infatti utilizzati nonostante le perplessità iniziali e grazie al loro aiuto gli Autobot, trionfatori sugli storici nemici, decideranno di accettarli con loro.
In Transformers 4 – L’Era dell’Estinzione, invece, i Dinobot sono rappresentati come degli antichi Transformers giunti sulla terra 65 milioni di anni fa quando degli essere chiamati Creatori fecero detonare una serie di esplosivi causando l’estinzione dei dinosauri. Fu allora che i Dinobot si ribellarono assumendo proprio la forma degli ormai scomparsi rettili, ma furono catturati dal cacciatore Lockdown che li rese prigionieri fino all’arrivo di Optimus Prime. Anche i Dinobot hanno un leader, il Tirannosauro Rex Grimlock che comanda una squadra formata da altri tre membri: Strafe, uno Pteranodonte, rettile volante dalla straordinaria apertura alare, Slug, un Triceratopo che con il T-Rex condivide storicamente epoca ed habitat, e lo Spinosauro Scorn.
Per la loro realizzazione, il regista Michael Bay si è affidato alla Industrial Light & Magic, una delle più importanti aziende nel campo degli effetti speciali digitali, e al supervisore Scott Farrar, più volte nominato agli Oscar e vincitore dell’ambita statuetta nel 1985 per gli effetti speciali del film Cocoon – L’energia dell’universo. Farrar ha già collaborato con Bay nei precedenti tre capitoli di Transformers ed ha in passato partecipato alla realizzazione di Jurassic Park mostrando gli ormai obsoleti primi effetti della nascente industria degli effetti visivi Light & Magic e quelli che furono i primi passi della computer-generated imagery.
Il suo destino si incrocia di nuovo con quello dei giganteschi rettili estinti seppur con risultati diversi. In Jurassic Park, infatti, Spielberg volle una riproduzione più fedele possibile dei dinosauri in una ricostruzione che simulasse la reale composizione degli stessi, a differenza di Bay che, insieme a Farrar, ha deciso di puntare su una riproduzione meccanica proprio per ricordare la natura robotica dei Dinobot. Ed è per questo che nel film possiamo vedere gli stessi Dinobot composti da svariate parti meccaniche come bulloni, dadi, ammortizzatori e cuscinetti. Il lavoro, durato circa un anno e mezzo, è stato complesso, soprattutto in fase di post-produzione, a causa delle continue interazioni che vengono a crearsi nel film tra gli stessi Transformers, che appaiono costantemente in gruppo e in lotta tra di loro in un ambiente naturale.
Proprio la sensazione di autenticità, dai colori, alle luci, ai movimenti dei robot è alla base della fortuna del quarto episodio, dove si realizza un tripudio di effetti visivi che ha ben pochi precedenti. Farrar, insieme ad altri cinquecento uomini della Light &Magic, ha voluto omaggiare anche il cinema western, in quella che è diventata una scena cult con Optimus Prime, leader degli Autobot, che cavalca un Dinobot in una sequenza che ricorda i fasti del cinema western di John Ford con il protagonista John Wayne – armato – in sella a un fedele destriero. L’infinita lotta tra il bene e il male, tra gli Autobot e i Decepticon non sembra conoscere una fine, ma da oggi gli Autobot hanno un alleato in più.
In attesa di un nuovo, e forse inevitabile, conflitto sulla terra.