Ultima modifica 24 Agosto 2020

Quando finalmente la striscia rosa è apparsa sul mio test di gravidanza un primo pensiero mi ha accompagnato per tutta la gravidanza. Speriamo stia bene. Che fosse sano era la mia preoccupazione più grande.Prima di ogni visita dalla ginecologa, mi misuravano la pressione che era sempre troppo alta. Minacciavano ricovero tutte le volte.
Fino a che non hanno capito che me l’avrebbero dovuta misurare dopo la visita. Infatti, dopo aver saputo che andasse “tutto bene”, che non c’erano problemi, la pressione era perfetta.

La scienza medica ci dà diverse opzioni per sapere lo stato di salute del feto al di là della normale ecografia.
Prima fra tutte le opzioni l’amniocentesi. E’ una procedura che consente un prelievo di liquido amniotico dalla cavità uterina; è il metodo più diffuso per ottenere campioni biologici utili al fine di effettuare una diagnosi prenatale.
L’esame del liquido amniotico permette di diagnosticare più precocemente, con maggiore accuratezza, tutte quelle affezioni per le quali si ha a disposizione la diagnosi molecolare.
È inoltre possibile conservare le cellule staminali presenti nel liquido amniotico, a beneficio del nascituro o dei soggetti compatibili.

Il periodo ideale per eseguire l’amniocentesi è tra la 15° e la 19° settimana, quando l’amnios ha raggiunto dimensioni sufficienti perché la pratica non costituisca un rischio per il feto. Il rischio di aborto spontaneo connesso all’amniocentesi è dell’1%.  La più frequente e sicuramente una delle più importanti anomalie diagnosticabili mediante l’amniocentesi è la sindrome di Down, detta anche mongolismo, dovuta al fatto che nelle cellule il cromosoma numero 21, invece di essere normalmente doppio come tutti gli altri cromosomi, è triplo (da qui il nome trisomia 21).
Un’altra malattia studiata tramite l’amniocentesi è la fibrosi cistica, malattia genetica che colpisce alla nascita circa un bambino su duemila. Il bambino malato presenterà gravi problemi respiratori e digestivi poiché tutte le secrezioni mucose dell’organismo sono molto dense.

Quando io aspettavo Tommaso avevo 31 anni, e non avevo casi di malattie generiche in famiglia. Non avevo mai avuto nulla di grave, per mia grande fortuna.

Non è facile né giusto, perché troppo personale, dire se sia importante o necessario fare o meno un esame di questo tipo. Io, viste le premesse promettenti, ho deciso di non fare nulla. Nessun esame. Mi rendevo conto che l’1% di rischio era poco ma…Quando si tratta del tuo bambino un misero 1% vale molto, molto di più…
Il mio ragionamento è stato che se fosse nato un bimbo malato io lo avrei amato lo stesso. Ero giovane, avevo una grande famiglia accanto. Un marito eccezionale. Lui ha detto che avrebbe seguito quello che volevo fare io, ma siamo stati subito d’accordo. L’esame dà solo alcune risposte. E se fosse successo qualcosa al mio bimbo tanto atteso e magari sano? Non me lo sarei mai perdonato.

Ero pronta ad accettare un bimbo malato. Ho pregato perché fosse sano. Niente mi spaventava tanto perché contro una malattia siamo impotenti, perché non c’è modo di spiegare ad un bimbo la sofferenza fisica. Impossibile dire come mi sarei sentita se fosse nato malato. Ma sono certa che non avrei rimpianto di non aver fatto quell’esame.

Dopo la gravidanza mi è successo di tutto, sono stata molto male. Ora ho 36 anni e se pensassi al secondo bimbo non so se rifarei le stesse scelte, ma dovrei farmi seguire in maniera molto più scrupolosa. Questo a dimostrare che solo il nostro cuore può dirci cosa fare e che non sempre una decisione presa in un dato momento vale per sempre.

L’unica cosa certa è il bene che avrei voluto al mio bimbo.
Sano o malato lo avrei amato. Ovviamente.

La redazione del magazine. Nato nel maggio 2013, da marzo 2015, testata registrata al tribunale di Milano. Mamme di idee rigorosamente diverse commentano le notizie dell'Italia e del mondo, non solo mammesche.

1 COMMENT

  1. Ciao a tutte!
    sono mamma di tre bambini e ora sto aspettando il quarto, sono all’inizio del sesto mese, ho quasi 39 anni e non ho mai fatto l’amniocentesi!
    Non ho mai creduto di essere in grado di scegliere la vita o la morte di nessun individuo … a maggior ragione se mio figlio sano o malato che fosse.

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