Ultima modifica 12 Dicembre 2016
Una madre è tale ad ogni latitudine.
Tra i baci sfiorati in punta di piedi.
Negli abbracci leggeri che odorano di buono.
Nei vuoti che si fanno pieni.
Negli attimi che si travestono, lesti, di ricordi e nostalgia.
Una madre è tale ad ogni latitudine.
Nella capanna di un villaggio o nel condominio di via Margutta.
Tra le lenzuola di casa che profumano di talco e lavanda.
Nella corsia di un ospedale che trattiene preghiere.
Una madre è tale ad ogni latitudine.
Nelle sere di veglia a contare respiri e nelle notti di sonno vinte dalla stanchezza.
Una madre è tale ad ogni latitudine.
Nella barca che sfida le onde e barcolla nell’oscurità.
Sotto un cielo acceso di bombe e terrore.
Sopra la terra che trema e risuona di membra strappate.
Una madre è tale ad ogni latitudine.
Nel tempo che si dilata e muta i confini.
Negli anni che corrono e nelle ore che rallentano.
Negli istanti eterni e nei momenti fugaci.
Una madre è tale ad ogni latitudine.
La felicità che sempre si fa strada e strozza ansie e paure.
La consapevolezza di avere tutto.
La paura costante di poter perdere tutto.
Una madre è tale ad ogni latitudine perché ha il corpo nel presente e la mente nel futuro.
Una madre è tale ad ogni latitudine perché, tra le crepe del cuore, trova sempre forza e braccia per stringere e ricominciare ancora.