Ultima modifica 5 Giugno 2016

Molto comune in Italia, soprattutto nelle regioni meridionali, si trova raramente allo stato spontaneo. Secondo l’antica farmacopea, l’anice fa parte delle quattro “grandi semenze calde” assieme a cumino, finocchio e carvi, con cui condivide le proprietà digestive.

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L’olio essenziale si ricava per distillazione in corrente di vapore dei semi. Il profumo e il gusto sono dolci, speziati. E’ molto usato,  per aromatizzare numerose bavande come la sambuca, l’ouzo, il pastis e il mistrà. E’ un rimedio per affezioni gastrointestinali (acidità, meteorismo ecc). Inoltre è un fludificante del catarro bronchiale e decongestionante in caso di raffreddore e tosse. Con la camomilla favorisce il sonno e placa l’ansia.

Milly Callegari

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