Ultima modifica 12 Novembre 2018
Appassionati di magia siete pronti per andare a vedere al cinema un capolavoro del genere fantasy?
Animali fantastici: i crimini di Grindelwald è diretto da David Yates.
Scritto dall’autrice di Harry Potter, J.K. Rowling, ha nel cast attori del calibro di Johnny Depp, Jude Law, il premio Oscar Eddie Redmayne e Zoe Kravitz.
Distribuito dalla Warner Bros Pictures, esce al cinema in 2D e 3D il 15 novembre 2018.
La scrittrice J.K. Rowling ne aveva da tempo annunciato l’uscita essendo la seconda delle cinque nuove avventure del “Wizarding Word” nonché il sequel di “Animali fantastici e dove trovarli” (2016).
C’è bisogno di alcune premesse affinchè possa essere gustato e apprezzato da chi non è un seguace della Rowling e della saga di Harry Potter.
Animali fantastici: i crimini di Grindelwald non può definirsi sinteticamente un prequel di Harry Potter ma è parte di un progetto molto più grande creato magistralmente dalla Rowling stessa.
In apertura, ci ritroviamo catapultati dall’episodio precedente in una prigione affollata in cui un detenuto speciale è sorvegliato a vista: Grindelwald.
Nulla ci viene spiegato di cosa è successo in passato.
Siamo direttamente immersi in questo nuovo racconto ritrovando mano a mano i personaggi già conosciuti. Newt Scamander il magizoologo, Credence, Tina Goldstein, sua sorella Queenie, il malvagio Gellert Grindelwald e il No-Maj Jacob Kowalski, Albus Silente.
Per comprendere meglio il film bisogna sapere che nelle narrazioni della Rowling ogni personaggio è inserito in un contesto sociale di casta, o origine. Ci imbatteremo nei Purosangue, i veri maghi, e nei Babbani esseri comuni incapaci di magia.
I mezzosangue figli di purosangue e babbani, gli Auror che hanno votato fedeltà al rigore e al rispetto delle regole istituite dal Ministero della Magia; gli Obscurial esseri che hanno dato vita ad una forza oscura incontenibile e molti molti altri esseri fantastici.
Seguiremo i protagonisti dalle valli verdeggianti e nebbiose dell’Inghilterra, fino alla Francia parigina dove tra edifici millenari e biblioteche si respira la cultura eterna della magia.
Newt, Tina, Queenie, Credence sono tutti alla ricerca di una identità, di un posto dove essere, di una posizione che prima o poi dovranno prendere.
Sono alla ricerca di un ordine non ancora distinto, che li fagocita e li ributta fuori riempiendo di dubbi le loro esistenze intrecciandosi nelle storie familiari con vuoti da colmare, volti da scoprire, nomi da battezzare.
I personaggi si fronteggeranno a colpi di magia, di incantesimi, di maledizioni e nessuno avrà una forza indipendente tale da poter sconfiggere l’altro. Ognuno ha potere in virtù del prossimo, la magia è un complesso gioco di equilibri in cui non esiste un vincente e un perdente.
Il malvagio non ucciderà, non si nasconderà, non scapperà, anzi con magistrali colpi di scena si paleserà nel modo più apocalittico e onnipotente.
Ambientato tra una fumosa Londra in cui ci perderemo tra vicoli grigi ed edifici antichi pregni di segreti, e una Parigi in cui l’atmosfera bohemienne degli artisti circensi e l’aria malinconica immergerà la città in mondo magico popolato da esseri mostruosi.
I colori cupi, grigi tetri si alternano con eleganza a quelli violenti e accecanti delle bestie magiche e i fantasmi emotivi del passato.
Una narrazione dinamica, con un equilibrio perfetto tra riflessione e azione.
Fughe rischiose, agguati improvvisi, effetti speciali incredibili e inimmaginabili dalle prospettive più insolite e volteggianti in un turbinio di colori, girandole, vorticosamente pullulanti di esseri unici e originali.
Animali fantastici, mostruosi, imprevedibili e personaggi misteriosi.
Una avventura nell’avventura, vite che si intrecciano e episodi che si affastellano uno affianco all’altro senza preavviso. Saremo trascinati in un ritmo musicale, visivo, emotivo che non ci darà tregua fino all’ultima scena.
Verranno toccati temi importanti che si fronteggiano fra loro come lo yin e lo yang, l’eterna lotta tra il bene e il male, la verità e la menzogna, l’amicizia e l’infedeltà, l’umiltà e la sete di potere. I protagonisti dovranno decidere da quale parte stare e i nostri bambini saranno stimolati a capire che nella vita non ci sono risposte univoche ma che ognuno può essere artefice del proprio destino.
#spaventometro 3
Il film è un genere fantasy dove non esistono personaggi o animali esistenti realmente. Questo affascinerà il giovane pubblico e lo intimorirà allo stesso tempo ma non ci sono sequenze veramente spaventose. La visione è potente, gli spettatori vivranno una miriade di emozioni che susciteranno molta eccitazione e entusiasmo. I draghi, le lotte fra esseri primordiali, le formule magiche e le fughe repentine si ricorreranno scena dopo scena con ritmo incalzante.
La visione è consigliata a bambini dagli 8 anni di età in poi.
La trama è complicata, miriadi di intrecci si dipaneranno come in una ragnatela a più strati, la lunghezza è di 135 minuti.
Il film è un capolavoro. Andatelo a vedere anche se non siete particolarmente appassionati del genere fantasy vi perderete in un viaggio incredibile fra stupefacenti effetti speciali e avvincenti avventure!
Se siete amanti della saga, se aspettavate questo film con ansia, nonostante un grande Jhonny Deep, forse vi sentirete un po’ delusi. Per fortuna i bambini non hanno troppe pretese, e riusciranno a godere appieno del film.
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