Ultima modifica 17 Maggio 2021
Domenica scorsa abbiamo avuto il piacere di partecipare a questo evento organizzato dall’Associazione Culturale ChissàDove, in collaborazione con la libreria per bambini e ragazzi Il Soffiasogni.
Viviamo in una città meravigliosa con siti archeologici unici da visitare.
Spesso la difficoltà più grande è coniugare il piacere della visita al fatto di avere figli piccoli e di volerli portare con sé. Da quando sono mamma, mi sono sempre proposta di non rinunciare alle mie passioni. Ma piuttosto di coinvolgere i miei figli.
Di offrirgli stimoli diversi in modo tale da allargare le loro vedute ed interessi. In questo modo spero di favorire la nascita e la crescita delle loro passioni.
Visitare siti archeologici, mostre e musei è un tipo di attività che gli propongo di fare fin da quando sono piccoli. E devo dire che in questo caso la nostra esperienza è stata veramente piacevole e assolutamente da raccomandare.
L’associazione ChissàDove ha fatto un ottimo lavoro. Le nostre guide, entrambe archeologhe, ci hanno guidato in un “doppio circuito”.
Genitori e bambini minori di sei anni insieme.
Bambini maggiori di sei anni per conto loro.
Per noi genitori è stata l’occasione di vivere una meravigliosa passeggiata lungo l’antica via Appia. La Regina Viarum.
Ci siamo spostati tra il circo di Massenzio e il complesso termale di Capo di Bove, che è stato possibile visitare.
Numerosi e splendidi i monumenti presenti lungo il tragitto.
Fino ad arrivare all’imponente ed elegante mausoleo di Cecilia Metella, con castello annesso.
Noi adulti abbiamo potuto apprezzare il luogo e l’itinerario.
E i nostri bambini hanno vissuto un’esperienza unica. Come ha tenuto a precisare Gabriele “hanno potuto vedere cose antiche, divertendosi!”.
L’idea del doppio circuito, secondo me, ha fatto la differenza in questa visita guidata.
Ha consentito a ciascuno di poter vivere l’esperienza in base alle sue competenze.
Le archeologhe ci hanno spiegato che i contenuti trasmessi ai bambini sono gli stessi che vengono proposti agli adulti. Ma ovviamente cambia il linguaggio utilizzato e la forma, che diventa sicuramente più coinvolgente.
E cosa c’è di meglio se si vuole avvicinare i bambini al mondo dell’arte, della storia e della cultura?
Lo scenario offerto dall’Appia Antica poi, è assolutamente favoloso.
Al termine della visita guidata, durata circa 1 ora e mezza, entrambi i gruppi si sono ricongiunti per consumare insieme un ricco aperitivo all’Appia Antica Caffè.
Tavolini all’aperto, uno per nucleo familiare, hanno garantito il distanziamento e la sicurezza. E nell’attesa di essere serviti, le nostre guide hanno organizzato dei giochi della tradizione romana antica, a cui hanno potuto partecipare tutti i bambini, senza limiti di età.
E anche in questo caso noi genitori ci siamo potuti godere l’attesa, facendo due chiacchiere tranquille sullo fondo di una splendida location.
Un’esperienza da non perdere!
Anticipiamo con piacere che l’Associazione ChissàDove si sta facendo promotrice insieme alla libreria Il Soffiasogni e al Gruppo Archeologico Romano di un progetto unico, “Facciamo che eravamo archeologi”, a cui di sicuro parteciperemo.
Seguiteci perché ve lo racconteremo nelle prossime settimane!