Ultima modifica 21 Agosto 2017
Ieri grande rilevanza sui media dell’allerta meteo a Roma, previsto il diluvio universale. Scattano le contromisure familiari, consistenti in calosce per ogni figlio posizionate vicino alla porta, giacca impermeabile, baby ombrelli per tutti e maglioni. Perchè si va ovviamente a scuola.
Esce nel pomeriggio una circolare del Comune: scuole aperte, nonostante il diluvio, ma vi consigliamo di tenere i figli a casa. Ma che davvero?
Mancava solamente un dato… quele impiegato comunale veniva a casa a tenermi i figli? Perchè questo era incluso vero? Un dipendente pagato con le nostre tasse che badasse ai tre pargoli tutto il giorno. Chiamo il Comune.
Signora, naturalmente ci pensa la famiglia!
Naturalmente?
Eccerto. Ci pensano le mie ferie. Ecchè non te lo spendi un giorno così per un consiglio del Comune? Ma anche no. Io te li porto in Campidoglio e te li lascio.
Eppoi stamani, non piove, non diluvia. Forse esce il sole. E fa anche caldo.
Ma caro Comune di Roma, pulisci i tombini prima di chiedere a noi famiglie di stare a casa, per evitare a te, istituzione di pulire la nostra città. A quando ci chiederai di venire a lavorare gratis per te, a supplire le tue inefficienze?
E comunque non piove. Ecco. E che famo, considerato che siamo in autunno e piove? Tutti in classe in comune? Home Schooling? Pulite ‘sti tombini, vah.
ULTIMORA: mi ha chiamato la materna, dice la maestra che dice la Protezione Civile che devono chiamare i genitori per chiedere di prendere prima i bambini… dico IO CHE ABBIAMO SUPERATO OGNI DECENZA!
Arianna Orazi
Che dire??? C’hai dannatamente raGGGGione!
A noi oggi alle 12 le maestre hanno fatto sapere che – causa allerta meteo! – i bambini si potevano prendere anche subito… Io ero in giro x commissioni, ho fatto rotta verso la scuola (alle elementari go l’altro figlio più grande) e a quel punto sono andata a prenderli tutti e due… Ora il cielo è grigio ma niente pioggia, va bene che lavoro da casa però… Sarebbe meglio mettere in sicurezza le scuole e ovviamente le strade invece di creare allarmismo nelle mamme e nelle famiglie, no?