Ultima modifica 10 Ottobre 2019
Quando si decide di intraprendere un’avventura all’estero come la nostra, una famiglia pensa come prima cosa ai propri figli, alla loro educazione, ai pro ed ai contro che un’avventura di tale portata può avere sulla loro crescita come esseri umani e anche semplicemente come studenti.
La possibilità di studiare in una scuola internazionale ovviamente è una splendida occasione. Non dico niente di nuovo e sconvolgente se ribadisco il concetto che lo studio della lingua inglese in Italia è assolutamente scarso ed per questo motivo, che il portare i miei bambini in età scolare qui ad imparare l’inglese, direttamente ed esclusivamente da insegnanti Madrelingua, rappresentava per noi, un’occasione unica e probabilmente irripetibile.
Il rovescio della medaglia in questi casi è che per tutto il tempo vissuto all’estero, lo studio della lingua italiana ne avrebbe sicuramente risentito. E’ pur vero che a giudizio di molti la nostra lingua serve a poco, ma le nostre origini sono queste per cui non sapere leggere e scrivere in maniera corretta nella nostra lingua madre, per noi è assolutamente inaccettabile .
Quindi il dilemma per me e mio marito era: Ci dimentichiamo per qualche anno dell’italiano e ci pensiamo al nostro rientro? Oppure cerchiamo di farglielo studiare noi quel tanto che basta per non perdere i passi più importanti degli anni della scuola elementare?….In tutto questo nostro pensare, non avevamo valutato che tanti altri Italiani, prima di noi si erano posti lo stesso quesito e proprio grazie a loro, abbiamo attualmente a disposizione un servizio in più, la scuola Italiana.
L’ Associazione Scuola Italiana Gianni Rodari a Shanghai nasce grazie alla volontà di genitori desiderosi di mantenere per quanto possibile la lingua italiana anche in questa realtà cosi lontana dal nostro paese e poiché l’iniziativa a Shanghai ha avuto fin dall’ inizio un grande successo, grazie anche al valido sostegno ottenuto da parte del Consolato Generale d’Italia di Shanghai, l’associazione stessa ha pensato di aprire altre sedi limitrofe come quella di Suzhou e la recente di Hangzhou.
Quindi possiamo dirlo, anche nel nostro piccolo, facendo il possibile per dare il massimo in poco tempo, anche a Suzhou abbiamo la nostra piccola scuola italiana.
Qui le lezioni si tengono ogni sabato mattina per 3 ore e i bambini sono divisi in scuola dell’infanzia con bambini dai 3 ai 5 anni e scuola primaria con bambini di prima, seconda e quarta elementare.
Il programma che le insegnanti cercano di seguire è quanto più fedele possibile a quello delle nostre scuole in Italia, ma visto che il tempo è proprio poco la riconoscenza maggiore va alle insegnanti, che trattandosi quasi sempre di maestre in “riposo forzato” a causa della loro condizione di expat, concentrano tutta la loro passione nell’insegnamento al servizio dei nostri bambini.
Nonostante lo studio, non mancano i momenti di aggregazione, le feste e le immancabili gite scolastiche. Più importante di tutte la festa di Natale. Solitamente ci si incontra tutti a Shanghai, si assiste allo spettacolo di Natale dei bambini dove ogni anno ci sorprendono con poesie, canzoni, balli e alla fine si pranza tutti insieme con menù rigorosamente Italiano per sentirci sempre un po’ più a casa anche a 10.000 km di distanza.
Grazie a tutti quelli che hanno collaborato e collaborano continuamente a rendere questa scuola una splendida realtà.
Daniela Marzari
Buongiorno,
sto valutando se accettare un incarico di insegnamento a Shanghai e, avendo anch’io 2 figli (11 e 13 anni), sto cercando di capire come potrebbero trovarsi, dove potrebbero studiare.
Ho scritto al consolato, all’IIC e alla Scuola Gianni Rodari ma, a causa probabilmente del periodo di festività, ancora non ricevo risposta. Poiché è proprio in questo periodo che sarò a chiamata a prendere questa decisione, avrei urgenza di parlare con genitori italiani residenti a Shanghai, per potermi chiarire alcuni dubbi.
Ringrazio per la gentile collaborazione