Ultima modifica 20 Aprile 2015

sposa bambinaAveva 8 anni ed è morta!
Non era ammalata, non ha avuto un incidente, non è stata vittima di un male sconosciuto né di quello che oggi si chiama femminicidio, semplicemente è morta per gli effetti e le conseguenze di un coito legalizzato, di un atto cui era suo dovere sottostare.
Si, perché quella bimba di 8 anni era sposata, sposata con un uomo di 43.
Avete letto bene: sposata!

L’orribile fatto è accaduto nello Yemen, lo hanno scritto i giornali, ma la tv lo ha taciuto, o forse, ne avrà dato solo un accenno in quei pochi, e sottolineo pochi, telegiornali che non ho potuto seguire poiché accanitamente ne cercavo la notizia.

In fin dei conti, avranno pensato i giornalisti, solo una bimba è morta e il fatto passa in seconda, terza, ultima importanza di fronte alle migliaia di vittime, soprattutto le stragi procurate dalle armi chimiche.
Ma siamo proprio sicuri che si tratti di un caso unico?
Nel mondo musulmano ( ma la religione non c’entra) o, meglio, nel mondo tribale è consuetudine che un uomo adulto o addirittura un vecchio prenda in moglie, certamente non consenziente, una giovanissima o una bambina minore di 10 anni.

Il corpo di queste piccole è in grado di sopportare l’invasione del membro di un uomo adulto?
La risposta è semplice, semplice: NO!!!!
Il coito, oltretutto se prolungato e ripetuto, provoca lacerazioni multiple, più o meno gravi a seconda della violenza del rapporto.
Lacerazioni e sanguinamenti ripetuti e prolungati che possono durare per molti giorni, addirittura mesi.
Pensate che anche in quelle condizioni sono spesso costrette a soggiacere a rapporti carnali prolungati.

Non sempre, e non so dire se per fortuna o purtroppo, queste lacerazioni ed emorragie portano alla morte, ma ad una debilitazione acuta e prolungata sempre.
E questo, è forse il male minore.

Pensate alla sofferenza, ai dolori, prolungati, ripetuti, continui, insopportabili che quelle povere bambine devono sopportare.
Pensate allo strazio che le invade quando vedono riavvicinarsi a loro il loro torturatore, colui che infligge loro quelle sofferenze inenarrabili, colui che rivendica il proprio diritto, colui che non ne riconosce a loro alcuno, colui che non sente le loro grida di dolore, che non se ne preoccupa tutto intento a soddisfare il proprio desiderio, il proprio piacere.
Ma questo al mondo esterno non interessa!

Ripeto: in fin dei conti è morta solo una bambina!
Altri casi ci sono ignoti, accadono in lande sperdute, nel segreto delle loro case, se non vengono soccorse, curate e, se morte, vengono sepolte in silenzio e di nascosto: che colpa ne abbiamo?
Ma i potenti, alcuni, sono pronti a fare azioni di guerra per punire il despota che, forse ha utilizzato armi chimiche, uccidendo, e lo dicono con partecipazione, tanti innocenti soprattutto donne e bambini!!

Pensando così di accattivarsi le simpatie e l’approvazione della gente comune.
E per le bambine sottoposte a quelle torture, a quelle prepotenze a quelle sofferenze inaudite?

Non c’è pena, né pietà, per loro non c’è aiuto, forse qualche parola in qualche giornale, poi più nulla.

E intanto una bambina è morta: aveva 8 anni.

È morta dissanguata, per l’emorragie intense delle molte lacerazioni interne provocatale dal marito, sordo alle sue urla ed al suo dolore.

Ma in fondo, era solo una bambina di 8 anni!!!

Nonna Lì

Sono una giovane ragazza dai capelli bianchi, un vulcano di curiosità con una voglia irrefrenabile di sorseggiare la vita, una fantasiosa e interessante signora piena di voglia di fare, dire, raccontare, condividere.

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