Ultima modifica 17 Giugno 2023
Giovedì 15 maggio Babalibri, tramite la penna di Francesca Archinto sua editrice, ha voluto mandare un messaggio forte a tutti librai.
Non so a voi, ma a me questa storia di Babalibri e Amazon fa subito pensare a Davide e Golia e immediatamente so da che parte voglio stare.
Al Salone Internazionale del Libro di Torino ho avuto l’opportunità di incontrare Francesca Archinto e le ho chiesto di parlarmi di questa scelta per Babalibri.
Il pretesto lo ha fornito Amazon aumentando gli interessi che chiede sulla vendita dei libri.
Ma il messaggio che Babalibri vuole diffondere è molto più profondo, importante, di larga portata.
Che servizio propone Amazon?
A fronte di un costo ridotto del prodotto, lo stesso peraltro di tutte le piattaforme on line dal momento che il tetto per gli sconti è uguali per tutti per legge, cos’altro offre?
Il discorso è molto ampio e non è semplice riassumerlo in poche parole, ma di fatto ciò che Babalibri e Francesca Archinto auspicano è un cambio di mentalità.
Perché si destinano così pochi soldi per i libri per bambini?
Per un romanzo di 200 pagine si è più disposti a spendere, poniamo, 10€ ma per un albo per bambini no?
Perché un romanzo può diventare un best seller, ma un albo no?
La risposta è molto semplice: perché ancora poco, purtroppo, si conosce di questo ambito.
In molte città, mi spiegava Francesca, non ci sono biblioteche adeguate. Ancora non tutte le scuole sono aggiornate sull’offerta della letteratura per l’infanzia.
Le piccole librerie (che sono poi quelle che maggiormente sono a contatto con la letteratura di qualità) non sono molto frequentate.
Noi di Babalibri facciamo anche questo: andiamo in giro per l’Italia a tenere corsi a informare insegnanti, bibliotecari, comuni.
Di fondo le mamme sono poco avvezze a leggere ai bambini quando sono ancora piccoli e molto spesso non sono neanche a conoscenza di ciò che adesso offre il mercato.
Libri per bambini
uguale favole classiche e niente di più.
Babalibri rifiutandosi di cedere alla richiesta di Amazon ha fatto molto di più che banalmente tutelare il proprio fatturato: ha creato il dubbio negli utenti che la famosa piattaforma sia in grado di procurare qualsiasi cosa.
Un utente accede ad Amazon quando già conosce il titolo da acquistare, ma perché lo conosce? Magari ha letto una recensione, o ha chiesto un consiglio in libreria.
Allora perché non premiare quelle persone che hanno fatto il loro lavoro di ricerca, informazione, divulgazione, ma addirittura penalizzare l’editore che con tanto impegno ha deciso di pubblicare quel titolo?
Spesso mi capita di parlare con le altre mamme e tante mi dicono che gli albi per bambini “piccoli” (cioè in età prescolare) costano troppo. A ben guardare però, quanto dovrebbe costare un libro in carta spessa, con la copertina rigida, con delle belle illustrazioni, un testo magari sì breve, ma con parole scelte, pensate e pesate perché fossero perfette per delle piccole orecchie, perché arrivassero a lasciare il messaggio che l’autore aveva in testa?
Un’altra obiezione che spesso fanno è che un romanzo di centinaia di pagine “dura” di più. Certo, magari ci si impiega un mese per leggerlo, ma sapete quanto “dura” un albo per bambini? Anche un paio di anni!
Ai bambini piace tornare e ritornare sempre sulle cose che conoscono, anche dopo una pausa di settimane o mesi, anche se sono più grandi, anche se certi albi sembrano superati o dimenticati, fanno parte del loro bagaglio di conoscenze e ricordi.
La letteratura per bambini è un settore che, per fortuna, è in espansione, in controtendenza rispetto ad altri e questo grazie al lavoro che fanno gli editori, anche piccoli come Babalibri che pure vantano decine e decine di titoli di valore nel loro catalogo, di scelte difficili, come sganciarsi dalla più grande piattaforma di acquisti on line tra l’altro nel momento di sua massima diffusione.
Francesca Archinto è una donna coraggiosa, appassionata, che mi ha trasmesso una grande voglia di rivincita, di speranza nel vecchio, ma sempre valido, adagio “l’unione fa la forza”.
Manco dirlo, perché ormai mi conoscete, ma la penso esattamente come lei, come Baba.
Specialmente quando Francesca Archinto dice quanto è facile leggere a un bambino, non importa essere bravi, vogliono solo sentire la voce del genitore che racconta!
Mamme, papà trasmettere l’amore per i libri ai bambini è il dono più grande che possiate far loro. Investire in questo senso vale molto più di mille giocattoli o aggeggi elettronici, riscoprire con loro il lavoro del libraio che ogni giorno lotta per sopravvivere, ma che lo fa solo per amore del profumo della carta stampata.
Per la gioia che prova nel vedere soddisfatta una persona che si rivolge a lui per un consiglio.
Che ne penso di questo messaggio?
Beh, onestamente spesso, molto spesso, ho utilizzato Amazon per i miei acquisti.
Altrettanto spesso, però, quando ero indecisa ho chiesto in libreria e ho trovato normale anche spendere un po’ di più, ma premiare il tempo e la conoscenza di chi mi ha consigliato acquistandolo in negozio.
Come dice giustamente Francesca Archinto si sta riscoprendo il biologico per il cibo, perché non anche per i libri? intendendo che è necessaria una svolta nella mentalità delle persone. Si dovrebbe imparare a dare nuovamente risalto alla persona e meno alla velocità di reperimento e al mero costo.
Senza contare che… conoscete la collana Bababum?
I titoli più amati di Babalibri in versione economica: eh, si!
Proprio come i grandi best seller.
A me la chiacchierata con Francesca ha convinto a fare qualche sacrificio in nome della lettura. Spero anche a voi e se non l’avete ancora fatto, cercate intorno a voi che sicuramente una libreria c’è!
Ringrazio Francesca Archinto per il tempo che mi ha dedicato, è stato un bellissimo incontro!
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