Ultima modifica 31 Maggio 2021
Si è iniziato a sentir parlare di lui nel 2012 circa, la moda non poteva partire da nessun altro posto al mondo se non New York. Andare al bar, con i figli al seguito, è un rituale anche oltreoceano, ma questa trovata del cappuccino per bambini mi ha lasciato a bocca aperta.
Nella grande mela hanno inventato il Babyccino, ovvero un cappuccino di ridotte dimensioni che contiene un mix di decaffeinato e latte.
Niente a che vedere con l’offerta di Starbucks, che propone un bicchiere di latte montato con tanto di spruzzatina di cannella e cacao, che qui da noi è proposto anche nei bar meno modaioli sotto il nome di “schiumetta”.
In America forniscono, anche questa volta, un prodotto non adatto a una clientela troppo giovane, con fondati sospetti sulla pericolosità per la salute.
Chi vuole un Babyccino?
Il decaffeinato, infatti, contiene una quantità ridotta di caffeina, che non è completamente assente come si pensa comunemente.
Nella maggior parte dei casi poi, il prodotto è ottenuto tramite l’estrazione di questa sostanza con l’utilizzo di solventi chimici potenzialmente pericolosi.
Non mi sembra proprio
una bevanda baby-friendly.
In ogni caso il Babyccino, e le altre invenzioni di questo tipo, rappresentano uno strumento di marketing davvero importante, e forse per questo sono fortemente sostenute dai baristi.
Innanzitutto avvicinano i giovani clienti al mondo del caffè, fidelizzandoli fin dalla più precoce età. In più, se il bambino si diverte a fare colazione in un bar, magari sentendosi parte del mondo adulto che lo attrae e lo seduce, riuscirà sicuramente a convincere i genitori a tornare, centrando l’obiettivo del proprietario.
Ognuno può usare le strategie di mercato che ritiene più opportune, ma la salute dei nostri figli deve essere sempre la priorità assoluta.
Senza dimenticare che sono bambini e non devono essere spinti, anche in modo involontario, a crescere troppo precocemente, come abbiamo avuto modo di vedere tante altre volte, anche in questo precedente articolo.
Io lavoro in un bar e mi capita spesso che dei genitori chiedano, per i bambini un po’ emulatori, una tazza di schiuma di latte a parte 🙂 che chiamano cappuccino però, perché babyccino ancora non l’avevo sentita 😛
Spargerò la voce tra i miei colleghi per stare aggiornati con le mosse del mondo!
Eh sì, nel dek c’è una piccola dose di caffeina e nemmeno io sono d’accordo per il babyccino con il dek, piuttosto con il kakao spruzzato sopra o – per avere più l’aspetto del cappuccino classico, dove il caffè scuro proviene da sotto e crea sfumature con il bianco del latte – direttamente sul fondo della tazza in modo che, versandoci sopra il latte, si mescoli casualmente e crei il gioco di chiaro scuro con il latte che lo faccia somigliare di più al cappuccino degli adulti 🙂
Carino questo articolo, leggero, ma molto attuale!
Grazie per il tuo commento da “addetta ai lavori” e grazie anche per i complimenti, sempre graditi! Ultimamente ci stiamo occupando dell’argomento caffè sotto diversi punti di vista. Mi piacerebbe avere la tua opinione anche sugli articoli futuri!