Ultima modifica 11 Aprile 2020
Esattamente come le meteore attraversano il cielo illuminandolo e dandogli un tocco magico e romantico, per poi svanire continuando il loro cammino, così nella vita di alcune mamme e papà arrivano questi bambini speciali destinati a vivere nel loro cuore per sempre.
Sono quei bambini morti durante la gravidanza o il parto.
Bambini che sono stati qui per un attimo lasciando una vita piena d’amore.
Si, perché i genitori di questi bambini vivono un lutto molto speciale, caratterizzato da un dolore devastante, terrorizzante ed inimmaginabile, che ha bisogno del proprio tempo per essere affrontato, condiviso, manifestato e accompagnato, ma che porta poi alla consapevolezza del fatto che loro continuano ad essere i genitori del loro bimbo e a ricevere tanto amore anche in sua assenza.
In Italia ogni 6 gravidanze iniziate, una si interrompe.
Capita più frequentemente nel primo e nel secondo trimestre, ma a volte anche poco prima del parto.
Essendo la morte un taboo per la nostra società, anche questo tipo di lutto viene poco riconosciuto e spesso ci si chiede “quanto” sia lutto, “quando” debba finire e “come” si elabora.
C’è una profonda ignoranza su come aiutare ad elaborare questa perdita.
Spesso si tende a sminuire, ad evitare, a pronunciare frasi fatte, a pretendere che i genitori superino in fretta quel momento, a guardare subito oltre.
Senza rendersi conto che sarebbe invece fondamentale esserci e starci nel loro dolore, dare loro tempo, essere disponibili e presenti senza forzare.
Per non parlare della comunicazione verbale, paraverbale e non verbale degli operatori che sono coinvolti in questa perdita e che non sono sufficientemente formati ad affrontare e ad accompagnare i genitori in questo percorso.
CiaoLapo, fondata nel 2006 da Claudia Ravaldi, è una Onlus costituita da genitori, che hanno condiviso l’esperienza del lutto in gravidanza e dopo la nascita, e da professionisti (medici, psicologi, ostetriche), che ha come scopo la tutela della gravidanza e della salute perinatale e il sostegno psicologico dei genitori in lutto.
Ottobre viene identificato ogni anno, a livello mondiale, come il mese della consapevolezza sulla morte infantile e sulla perdita in gravidanza (Pregnancy and Infant Loss Awareness Month). L’obiettivo è quello di focalizzare l’attenzione pubblica su eventi quali morte intrauterina, aborto, morte neonatale e morte improvvisa del lattante (sudden infant death syndrome, SIDS).
Un’opportunità per informare, educare, sostenere e dare favorire la ricerca e la prevenzione.
Il 15 Ottobre è stata celebrata la giornata mondiale della consapevolezza, che ha il suo culmine nell’Onda di Luce.
E’ un concetto creativo nato da un’idea delle associazioni inglesi.
Se in tutto il mondo ogni partecipante accende una candela alle ore 19 locali e la mantiene accesa per un’ora, per tutta la giornata un’onda di luce attraverserà il globo, illuminando progressivamente tutto il pianeta, un fuso orario dopo l’altro.
E’ un modo simbolico per sentirsi idealmente uniti con migliaia di altre persone, accomunate da un lutto che invece abitualmente isola.
CiaoLapo coordina le iniziative in tutta Italia per celebrare questa ricorrenza.
E’importante ed è compito di ognuno di noi, diffondere la consapevolezza di questa realtà, perché come dice C.Ravaldi “per affrontare il lutto, serve un intero villaggio”.
Poesia per i nostri Piccoli Principi, bambini meteora che hanno attraversato il nostro cielo, illuminandolo per sempre.
Il mio nome sono
lettere scelte dall’amore
tenute insieme dall’attesa
legate l’una all’altra giorno dopo giorno.
Il mio nome è l’istante in cui tutto cambia:
prima non c’era,
e poi c’è stato.
Il mio nome è comparso all’improvviso,
all’orizzonte del cuore.
Ha disegnato un sorriso negli occhi dei miei genitori,
ha riempito di luce lo spazio e il tempo.
Eccolo, è proprio lui – ha detto papà.
Eccomi sono io – ho risposto nel vento.
Io sono il mio nome.
Nel mio nome è racchiusa la mia storia.
Non solo la fine, che tutti tendono come un sudario sulla mia intera vita.
Non sono solo morte.
Sono nome.
Sono inizio
sono un po’ mamma e un po’ papà nella musica del mio nome.
Sono l’eterno che ci lega.
Dì il mio nome.
Io ti ascolto.