Ultima modifica 30 Ottobre 2017
Domenica 14 dicembre ho portato Flavia di 7 anni a vedere “Con la bambola in tasca!” al Teatro India, progetto del Teatro della Briciole, per condividere con lei uno spettacolo dedicato al passaggio dalla madre tenera alla mamma selvaggia.
Lo spettacolo è ispirato alla favola Vassilissa la bella di Afanasiev, riarrangiato da Bruno Stori per la regia Letizia Quintavalla, le due attrici coinvolte sono Flavia Armenzoni e Laura Magni.
La recitazione è magistrale e coinvolgente, le trasformazione dell’attrice da narratrice a BabaJaJa, la strega della foresta, così reali da impressionare i bambini, disposti in cerchio davanti a lei. Una delle bambine del pubblico viene scelta per la parte di Vassilissa e aiutata a portare a termine i compiti che la strega le chiede dalla mano rossa, il fuoco e dalla bambola in tasca, ultimo ricordo della sua mamma morta poco tempo prima.
La scenografia rossa come il fuoco e bianca come la neve ricorda ingenuità di fanciulle perse, appunto, in una foresta.
Il valore dell’intuito
Vassilissa attraversa il bosco per trovare il suo fuoco ed uscirne viva, e ci riesce. Si salva e trova se stessa grazie ad una serie di prove a cui la strega, metafora di una madre richiedente e severa, la sottpone. Vassilissa le affronta forte del suo intuito, rappresentato dalla voce interiorizzata della mamma buona nella bambola in tasca. Questo le permette di crescere, di affrontare anche l’imprevisto di una prova a sorpresa e di farcela.
Diventare se stesse, diventare donne, dopo aver interiorizzato i valori materni, è un processo lungo e tortuoso. E implica uccidere con il fuoco la matrigna e le due sorellastre, incarnazione di malignità e cattiveria. Nulla si frappone fra una donna e se stessa dopo il passaggio evolutivo. E alla fine vincitore è l’intuito.
Siamo state contente entrambe di assistere a questo spettacolo, soprattutto Flavia, che seppur amareggiata dinon essere stata scelta come Vassilista, come tutte le altre bambine nella sala, mi ha fatto millemila domande tornando a casa sulla mamma morta, sulla Baba Jaja, sulle mani rosse e sul teschio per concludere “mi è piaciuto mamma, vorrei una bambola anche io così!”
Teatro Fa Grande: gli spettacoli
Il nome del progetto per educare alla teatralità del Teatro di Roma, Argentina e India, Teatro Fa Grande evoca il meraviglioso dispiegarsi della coscienza individuale dopo uno spettacolo teatrale. Si rivolge a un pubblico dagli 0 ai 99 anni e ne abbiamo parlato già perchè sicuri di quanto sia valido e soprattutto di quanto i bambini si divertano.
Arianna Orazi