Ultima modifica 21 Maggio 2018
Parliamo di donne, di mamme. Di persone che nella vita fanno mille mila cose e non si fermano mai.
Donne intelligenti, con le quali discutere di cose concrete, che portano al dibattito. Donne che lavorano, ma che pensano ai figli, che sanno cosa vuol dire essere madri, ma che non dimenticano cosa vuol dire essere donna. Almeno quando possono…
Ho pensato, ma io di amiche così ne ho tantissime!
Oggi vi parlo di Barbara Sala, giornalista e speaker di RTL 102,5. Potete ascoltarla e vederla anche, perché no, nel suo programma che parte alle 6 del mattino…’Non stop news’ .
Mi sono sempre chiesta come diavolo faccia ad essere attiva così presto al mattino, e no, la risposta non è ”vado a letto presto’ perché la sera spesso è fuori, sempre per lavoro. Anzi… sempre no, a volte per fortuna anche per diletto.
Mamma a 34 anni, le chiedo ‘ se tornassi indietro faresti un figlio prima?” Mi risponde così…
Non so se prima o dopo… sono comunque dell’idea che i figli vadano fatti da giovani! Più si diventa vecchi maggiori sono le ansie e le paranoie, da giovani siamo tutti un po’ piu’ sportivi.
A vent’anni io mica ragionavo come adesso! Ed era molto meglio.
Ho sempre fatto il tifo per un maschietto e sono stata accontentata. Riccardo è nato nel luglio del 2012. La vita per gli uomini è piu’ semplice! Spero che da grande lo capisca e si dia da fare per semplificarla anche alle femmine…
Concilio lavoro e family combattendo con i sensi di colpa e dandomi una rigida organizzazione, che poi puntualmente salta. (Praticamente come ad ognuna di noi, aggiungo io).
Ed ora le domande classiche tipo: cosa non manca mai nella borsa, su un’isola deserta con chi ecc ecc…
Continua..
Nella mia borsa non possono mancare Burrocacao e crema per le mani, i motivi sono ovvi.
Se potessi scegliere con chi andare su un’isola deserta… andrei sola, con un lettore dvd e Isola deserta con un lettore e il cofanetto con le cinque stagioni di Lost. A cena invece con Luciana Litizzetto.
E per finire andiamo sul concreto..
Essere mamma oggi vuol dire combattere con i 2000 e rotti anni che ci hanno preceduto! Contro i soliti preconcetti della mamma che allatta, cucina, accudisce, veste e pulisce, senza dimenticare la sua femminilità e il dovere di rendersi piacente al suo uomo.
Sono stufa di questa visione da spot pubblicitario e delle mille richieste rivolte alle mamme.
Cosa faresti per rendere Milano più family friendly?
Cominciamo dai mezzi pubblici, dove salire con una carrozzina o un passeggino è difficile, passiamo per gli spazi verdi dedicati ai giochi (pochi e spesso mal tenuti) fino ad arrivare ai locali pubblici dove ti guardano storto se chiedi un seggiolone. In quanti bar o ristoranti avete trovato dei fasciatoi?
E’ una sfida a tutto tondo quella che ci lancia, e noi l’accogliamo volentieri, facendone partecipe lo staff di Milano, che puntualmente gira la città alla ricerca di tutto cio’ che è family friendly, o che si spaccia per tale.
Monica Volta