Ultima modifica 21 Aprile 2021
Ne parliamo da tempo, e oramai tutti coloro che hanno figli piccoli dovrebbero essersi dotati di seggiolini antiabbandono in auto.
Il 19 dicembre 2019 il provvedimento che introduceva l’obbligo di adozione di seggiolini antiabbandono è diventato legge. Fissando nel 6 marzo 2020 il termine per tutti coloro che trasportano bambini di età inferiore ai 4 anni, di installarlo sulle proprie auto.
Dal 6 marzo 2020 infatti, partono le sanzioni per chi non utilizza i seggiolini antiabbandono in auto.
Da questa data tutti coloro che non hanno provveduto a mettersi in regola dovranno pagare una multa che va da 81 a 326 euro. Nel caso anche dopo la multa non si provveda ad installare il dispositivo è prevista anche la sospensione della patente da 15 giorni fino ad un massimo di due mesi.
Poco, secondo noi. Ricorrere alla ‘paura’ di rendere una multa per obbligare dei genitori ad assumere dei comportamenti che potrebbero salvare i loro figli in caso di amnesia ci sembra follia. Ma, come dire.. buon viso a cattivo gioco, se deve essere… facciamo che sia.
Ricordiamo infatti che la legge si è resa necessaria dati i troppi casi di amnesia dissociativa che hanno portato adulti ad abbandonare i bambini in auto, causandone la morte.
Una tragedia dalla quale non si esce.
L’ amnesia dissociativa, dicono gli esperti, è un tipo di amnesia causato da traumi o stress che determina l’incapacità di ricordare informazioni personali importanti.
Noi ne abbiamo ampiamente parlato in un articolo di qualche mese fa, se volete saperne di più di amnesia dissociativa cliccate qui.
Normativa seggiolini auto: bonus 30 euro
All’inizio si pensava ad una legge che consentisse ai genitori una detrazione fiscale fino a 200,00 Euro per l’acquisto del seggiolino anti abbandono. Ipotesi che non ha avuto seguito.
Lo stato ha comunque messo a disposizione dei genitori un bonus di Euro 30,00 per l’acquisto del seggiolino.
Ora, sappiamo perfettamente che le famiglie italiane non navigano in mari calmi, e che questo periodo, se possibile, è ancora peggiore dei precedenti, ma stiamo parlando di bambini, dei nostri figli Rinunciamo a qualche caffè in più, al giornale, alla pizza del sabato… insomma: mettere in sicurezza la vita dei nostri figli non puo’ e non deve passare in secondo piano. Bonus o non bonus.
Come ricevere l’agevolazione di Euro 30,00
Per ricevere l’agevolazione è facilissimo. Dovrete registrarvi sul sito bonuseggiolino.it e seguire le istruzioni. Se avete già le credenziali del Sistema Pubblico di Identità Digitale (SPID) sarà facilissimo, altrimenti dovrete prima richiederlo.
Una volta completata la registrazione riceverete il voucher di Euro 30,00 che potrà essere speso presso uno dei negozi registrati sulla piattaforma.
Se avete già provveduto all’acquisto del dispositivo, e non avete scaricato il voucher, potete chiederne il rimborso. Entro 60 giorni a partire dal 21 febbraio potrete richiedere il rimborso on line allegando lo scontrino o la ricevuta fiscale dell’acquisto. Unitamente ad un’autocertificazione che troverete sempre on line, sul sito indicato sopra.
Come funziona il dispositivo anti abbandono?
Il seggiolino anti abbandono funziona tramite un dispositivo collegato ad un sensore a sua volta collegato tramite Bluetooth allo smartphone del conducente.
Quando questo scende dall’auto e la chiude, la connessione si disattiva e parte automaticamente un messaggio d’allarme verso il suo cellulare. Nel caso in cui questo sia silenziato, il dispositivo invia dei messaggi d’allarme agli altri dispositivi collegati configurati come quelli di altri familiari del bambino.
Il sistema del dispositivo anti abbandono è stato pensato per essere facile da utilizzare. Per attivarlo basta connettere il seggiolino dotato di sensori all’app dedicata e il sistema si attiva appena il bambino viene fatto sedere sul seggiolino.
Tipologie di seggiolini e dispositivi anti abbandono
Le tipologie di dispositivi anti abbandono sono principalmente 4:
- Dispositivo Integrato nel seggiolino
- Dispositivo in dotazione tra gli accessori auto
- Dispositivi universali da applicare al seggiolino: si possono utilizzare su tutti i tipi di seggiolini
- Dispositivi ad hoc da applicare al seggiolino: utilizzabili sui seggiolini di una specifica marca
Isofix obbligatorio?
La normativa UNI EN 14988 disciplina i requisiti di sicurezza per i seggiolini auto bimbi e dei seggioloni, indicando i punti di attacco standard che devono essere inclusi nelle vetture, così da consentire un aggancio rapido e sicuro.
Il seggiolino auto con Isofix assicura un fissaggio corretto, tramite apposite segnalazioni visive. I seggiolini fissati con tre agganci, uno in alto e due in basso, sono quelli dotati di aggancio Isofix universale.
La normativa R129-02 ha subito delle modifiche, entrate in vigore nell’estate 2017, relative ai seggiolini destinati ai bambini a partire dai 125 cm di altezza.
Con la seconda fase di questa normativa i seggiolini auto per bambini da 100 a 150 cm di altezza potranno o meno essere dotati del sistema Isofix. I genitori avranno quindi la possibilità di scegliere la modalità di installazione che preferiscono, mentre, secondo la normativa 2017 ECE R44-04, i bambini fino a 125 cm dovranno obbligatoriamente essere protetti da un rialzo con schienale che consentirà una migliore disposizione della cintura sulle spalle del bambino.
Seggiolini auto: normativa Codice della Strada
Come anticipato, il Codice della Strada disciplina all’articolo 172 l’uso delle cinture di sicurezza e i sistemi di ritenuta per bambini.
Nello specifico, il comma 5 dispone che i bambini non possono essere trasportati utilizzando un seggiolino di sicurezza rivolto all’indietro su un sedile passeggeri protetto da airbag frontale, a meno che l’airbag medesimo non sia stato disattivato in maniera automatica.
Secondo il comma 6 tutti gli occupanti di età superiore a tre anni dei veicoli in circolazione delle categorie M2 ed M3 devono utilizzare, quando sono seduti, i sistemi di sicurezza di cui i veicoli stessi sono provvisti. I bambini devono essere assicurati con sistemi di ritenuta per bambini, eventualmente presenti sui veicoli delle categorie M2 e M3, solo se di tipo omologato, secondo quanto previsto al comma 1.
Ecco una mini guida sul tema che riassume normativa, tipologia, funzionamento e bonus realizzata da Automobile.it