Ultima modifica 2 Gennaio 2020

Un tempo ogni famiglia, ogni regione, preparava un dolce in onore della befana.
Ai giorni nostri questa usanza è andata un po’ nell’oblio, ma noto con piacere che in questo periodo nei forni locali è possibile trovare quelle pastarelle profumate, tutte ricoperte di confetti colorati.

biscotti befana

Tanti nomi buffi e caratteristici per i biscotti della befana che si fanno nella mia regione: le Marche.

Le pecorelle: biscotti ripieni di frutta secca, sapa, marmellata di mele cotogne, conosciuti a Genga;
I befanini: semplici biscotti dalle forme più diverse, profumati con il mistrà e ricoperti dalla “viacca” e confettini colorati, tipici sempre di Genga;
I favoriti: semplici con vino, semi d’anice farina, zucchero e olio, a Matelica;
I Santi Re magi o Santaremmascini a Fabriano, fatti con l’impasto del pane a cui venivano aggiunti semi d’anice e che avevano la forma di cammello, stelle comete, angioletti
Le pastarelle o le paste con l’ammoniaca una semplice frolla dove al posto del burro veniva usato lo strutto e come agente lievitante l’ammoniaca, spennellate con rosso d’uovo e zucchero in superficie.
Sicuramente ci sarà ancora qualche nonna che li prepara per i suoi nipotini.
Io oggi, vi propongo la ricetta dei biscotti che ancora si fanno a casa mia.

* per quanto riguarda l’ammoniaca usato come agente lievitante, in fondo al post trovate delle utili informazioni.

Le paste con l’ammoniaca

  • 4 uova intere
  • 400 g di zucchero semolato
  • 100 g di burro fuso o strutto
  • un bicchiere di latte
  • 20 g di ammoniaca
  • la scorza di 2 limone grattugiata
  • farina quanta ne prende per un impasto come la frolla, considerate che dovete stenderla.

biscotti befana

Preparazione dei biscotti della Befana:

Fondere il burro e lasciarlo freddare un po’.
Nella planetaria mettiamo le uova, lo zucchero e la buccia del limone, poi aggiungiamo il burro fuso, mescoliamo bene.
Sciogliamo l’ammoniaca nel latte e aggiungiamola al resto dell’impasto.
Poi iniziamo a mettere la farina regolandoci sino ad avere un impasto come la frolla, morbido ma abbastanza compatto da poterlo stendere con il mattarello.
Ora viene il bello. Sulla spianatoia infarinata possiamo scegliere se stendere e ritagliare i biscotti con le formine, oppure fare dei lunghi grissini schiacchiarli un po’ con il mattarello e tagliarli a losanga o ancora giocare con la fantasia.
Questo è quello che facevo con le donne della mia famiglia: nonna e mamma, ci si inventano delle forme e alcune sono rimaste Nella mia memoria come un ricordo bellissimo, e così insieme ai miei bambini abbiamo cercato di ricreare la “chioccia con i pulcini”, gli occhiali del papa, la lumaca, il signore con il cappello e poi quello che ci veniva in mente, cuori, serpenti…
Purtroppo in cottura le forme si perdono un po’ ma il divertimento nel farli resta.
Prima di infornarli vanno spennellati con un po’ di tuorlo e latte in parti uguali e spolverati con zucchero. Cotti in forno preriscaldato a 160-170° per circa 20 minuti.

La durata di cottura dipenderà dalla grandezza dei vostri biscotti quindi controllateli spesso mentre sono in forno! la cottura.

Sono dei biscotti molto leggeri, semplici adatti alla colazione.

*Uso dell’ammoniaca nei dolci date un’occhiata qui

44 anni e vivo nelle Marche. Ho due splendidi bambini che sono il centro del mio mondo, adoro la natura e la vita all'aria aperta e mi dedico ad una piccola azienda agricola dove quello che produco consumo

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