Ultima modifica 18 Novembre 2021
Domenica scorsa, brunch al Parnaso, insieme ad un’amica e con le relative figlie, abbiamo trascorso questa giornata della donna tra di noi, senza pensare alle solite incombenze famigliari.
Inconveniente parcheggio
Arriviamo nel parcheggio che viene reclamizzato come gratuito in Via Salvini per i clienti del ristorante ma ahimè lo troviamo chiuso.
Cominciamo a girare per cercare un posto, la zona è residenziale ed è domenica mattina: di parcheggi liberi non se ne vedono.
Incrociamo qualche Ferrari del luogo che ci taglia la strada…ah però!
E poi finalmente troviamo dove fermarci con la macchina.
Piazzale delle Muse al civico 22, finalmente entriamo.
Inconveniente brunch family friendly: “What’s?”
E’ un bar, mi dirigo verso la cassa e chiedo come sia organizzato il brunch con il laboratorio per bambini, sulla locandina è indicato che i bimbi pranzano alle 12 e 45 e come orario ci siamo.
Mah.. il titolare sembra non abbia capito di cosa stiamo parlando, una richiesta forse strana la nostra?
Il tipo mi guarda ancora senza risposta e allora chiedo letteralmente: “cosa dobbiamo fare? Dove dobbiamo andare?” Aaaha! Ora pare abbia compreso, mi dice che poi verrà sistemato un tavolo per il laboratorio proprio lì davanti all’entrata e che ancora non c’è nessuno… eppure l’orario era quello giusto, ma non formalizziamoci, continuiamo a cercare di goderci la giornata.
Locale molto ricercato,
ma con qualche caduta di stile
Approfittiamo di questo vuoto per la questione bagno con le bimbe.
Il locale ha un target ricercato, quindi è stato abbastanza imbarazzante convincere la mia 5enne a non “ululare” nel bagno: “mamma, non c’è la carta ed io l’aria che brucia non la voglio!”, quando, si era accorta che non c’era a disposizione la carta per asciugarsi le mani, poco le importava di essere circondata da signore un po’ troppo in (o out), che infatti mi hanno prontamente abbattuto con uno sguardo!
Ma com’è possibile che in questo locale si organizzino attività con i piccoletti umani che rappresentano l’emblema della ribellione e del rumore continuo disorganizzato…. !!!
Cominciamo a girarci intorno per riempire il tempo.
Fuori dal bar c’è uno spazio nel cortile dove ci sono tavole apparecchiate.
C’è chi pranza e chi si gode il sole, l’ideale per una bella giornata.
Un ragazzo del servizio, gentilissimo, ci accompagna al tavolo prenotato. Accediamo ad una sala in bianco, arredata in stile moderno, di classe.
La vetrata tutta intorno affaccia su un belvedere davvero di forte impatto visivo.
“Che bel panorama!”, esclama una delle due gnome rumorose.
Arriviamo al tavolo e ci accomodiamo, sembra che comincino ad arrivare le portate del buffet. Noi mamme ci mettiamo un po’ a convincere le due piccolette ad assaggiare le verdurine, le frittatine, la lasagnetta etc … tutto veramente squisito….
E l’angolo bimbi?
Ma attenzione, arriva solo ora un cartello che posto sul tavolo indica “angolo bimbi”; ed ecco che trovano posto nel buffet anche le cibarie tipicamente apprezzate dai bambini: dalle polpette al sugo alle cotolette panate, alle patatine fritte. Peccato non ci abbiano avvisato prima.
Il laboratorio di cake design per i bambini
Ci chiamano, quindi, per il laboratorio svoltosi in un altro spazio.
Tra la cassa, il bancone del bar e l’entrata vengono posti due tavolini.
Sono un po’ preoccupata dell’aria, c’è corrente, d’accordo la bella giornata, ma è pur sempre aria frizzantina di inizio marzo.
Non mi pare una buona ubicazione poi per la lavorazione, è proprio nell’area di passaggio per entrare o uscire dal locale. Le due ragazze di “Dolce Alice” hanno portato tutto il materiale per effettuare dei cupcake a tema Cenerentola.
Tutti i bimbi vengono dotati di grembiule e cappello da chef. Che simpatici!
Il compito degli allievi pasticceri è quello di lavorare alcune palline morbide di pasta di zucchero colorata per dare la forma ai vari oggettini da posizionare poi sui biscottini e sul plumcake già pronti, in modo da decorarli.
Lo scettro, la coroncina con i pallini rossi, il cuoricino.
Un po’ complicato devo dire, ma le due ragazze compensano dove necessario. In effetti i bimbi sono molto piccoli per poter riuscire con precisione. Ci sono bimbi anche più piccoli delle nostre 5enni.
Intanto, noi mamme ci siamo allontanate quatte quatte e siamo tornate al nostro tavolo per gustare qualche dolcetto.
A fine laboratorio, i lavoretti golosi sono stati incartati dalle due ragazze in bustine di plastica e consegnati ai pasticceri. Già mangiati! Buonissimi!
Il costo della giornata è stato di circa 30 € a persona piccolo o grande che sia.
Un po’ caro che ne pensate?
La location forse poco adatta al target creature; oppure avete tutti degli angioletti in casa?
La seconda che ho detto? Beati voi!