Ultima modifica 28 Dicembre 2016
Sanremo è finito. Bravi gli Stadio, belli i fiori, grande Virginia Raffaele in Carla Fracci.
Quest’anno ho guardato il Festival della canzone Italiana adagiata sul divano, con poca eleganza, seguendo e talvolta ronfando, spesso l’inquilino mi ha svegliato scalciando quando cantavano i suoi beniamini in gara.
E se il tifo viene direttamente dalla pancia? Il voto da casa è valido?
Nessuno ha dato istruzioni in casi del genere, eppure altre mamme come me ne avrebbero avuto bisogno… 🙂
Qualche volta, lo ammetto, ho deciso di domare la sua irrequietezza con piccoli stratagemmi, ora un pezzettino di cioccolato, ora qualcosa di più sostanzioso.
Io dichiaro, in tutta serenità, di essere preda di voglie a tutte le ore e di non avere sensi di colpa per quando lei mi giudicherà… la BILANCIA. E non sto parlando del più bel segno dello zodiaco, per equilibrio e misura, ma di quella simpatica pedana con i numeri in cima che dice se il tuo sia o no un peso forma.
Per me il confronto con la “pedana numerata” è un momento divertente, a tratti un esercizio di equilibrismo: salgo con un piè sulla bilancia, l’altro lo lascio volteggiare per aria insieme alle braccia e “peso” così la mia agilità con la pancia oltre che la forma fisica (per i più piccoli: da grandi si impara a “indorare la pillola”!).
Giustamente questa digressione vi sembrerà fuori tema ma no, non lo è. Parola di Zazi, che, poi, le digressioni o, più aulicamente, i voli pindarici a me piacciono da matti!
Vi spiego subito il motivo del nesso tra Sanremo e la bilancia.
Innanzitutto, siete ferrate sulla storia musicale del Festival? Sapreste dire quante canzoni hanno trattato il tema amore e quante ruotano intorno al cibo? Ve lo dico io. Di canzoni amorose ne è piena la storia sanremese, le canzoni sul cibo, in confronto, sono molto meno. Eppure io qui mi appellerei!
Sì proprio tu, cibo, che scandisci le mie ore con spuntini vari e mille fuori orario, tu che mi fai pronunciare la frase “Zazi, enjoy it!” come fossi una pazza, tu che mi ispiri canzoncine ogni dì, tu sei stato nominato nel Festival della canzone italiana solo 27 volte. Mensa magazine ha analizzato ben 1600 canzoni dal 1951 e stimato che gli alimenti più citati sono “caffè, fragole e fragoline, zucchero”.
Caro Sanremo, il prossimo anno arriverò io a cantare di noi mamme e delle voglie, di noi che, con la pancia, siamo un po’ più ingombranti ma sempre belle e insaziabilmente felici, felici di avere ingoiato un cocomero intero e di tutti i chili in più che rimarranno visibili anche dopo. E no, della bilancia nessuna paura. A Sanremo, quindi, canterò questa canzone “Sono panzesca!” e vincerò il premio “canzone cool”. Forse no, ma fatemelo dire 🙂Vi lascio così, con humour, alla mia maniera insomma.
E quando la fame fa brutti scherzi… ascoltate queste 10 canzoni storiche, ripetete con me “io sono una mamma Zazi cool” e, poi, addentate! 🙂
“Papaveri e papere” Nilla Pizzi, Sanremo 1952
“Musetto” Domenico Modugno, Sanremo 1956
“Fragole e cappellini” Claudio Villa, Sanremo 1958
“Sole, pizza e amore” Quartetto cetra, Sanremo 1964
“Ma cosa hai messo nel caffè che ho bevuto su da te?” Riccardo Del Turco, Sanremo 1969
“Caffè nero bollente” Fiorella Mannoia, 1981
“Il babà è una cosa seria” Marisa Laurito, Sanremo 1989
“La Caramella” Leo Leandro, Sanremo 1993
“Tre Fragole” Maria Pia and Superzoo, Sanremo 2003
I 7000 caffè, Alex Britti, Sanremo 2003.
Buoni spuntini a tutte!
N.B. Io sono rock ma, ogni tanto, un po’ di refresh storico-musico-culturale fa bene a tutti, specie a noi mamme!
Mamma Zazi