Ultima modifica 6 Aprile 2016
AGGIORNAMENTO: continua il caos nei nidi domani mercoledi 21 gennaio riunione con i genitori e le docenti per domani 21 gennaio dalle ore 17,00, presso la sede USB di via Giolitti 231.
E’ allarme per la situazione dei nidi romani, per l’entrata in vigore del nuovo modello organizzativo integrato con la riforma del nuovo salario accessorio. Un vero e proprio caos.
Il nuovo modello, dopo essere saltato il rapporto 1:6 di insegnante per la legge polverini, si prevede che le maestre siano sole all’accoglienza del bambino soprattutto nelle ore di entrata e uscita e porta alla riduzione dello stipendio per ogni giorno di assenza dal servizio e aumenta le ore settimanali di insegnamento (da 27 a 30) eliminando di fatto almeno il 50% del contributo delle supplenti, inoltre non si può richiedere la supplente per la malattia delle docenti prima del IV giorno di assenza. E’ la prima malattia del corpo insegnanti del nido non viene coperta da supplenti.
A parte il delirio delle XII circolari arrivate nei nidi per spiegare i nuovi meccanismi che non sono particolarmente chiari se necessitano di 12 documenti di spiegazione la situazione è ovunque delirante. Venerdi scorso un genitore di un nido del quartiere laurentino ha chiamato i Carabinieri che sono intervenuti perchè un’unica docente doveva gestire 25 bambini e neanche altrove la situazione era migliore nel nido Il Melograno il fuori rapporto era di 16 bambini, al Brontolo di 14, al Gianburrasca addirittura di 22 bambini nella fascia pomeridiana. Ovunque su Roma si segnalano situazioni del genere e probabili paradossi che questo nuovo modello potrebbe creare.
Maestre in rivolta
La scorsa settimana 3000 tra maestre e genitori sono arrivate al Campidoglio per chiedere al Vice Sindaco Nieri di non applicare il modello organizzativo, tanto che Paolo Masini, assessore alla Scuola, avrebbe dichiarato di voler rimandare l’applicazione della nuove regole a settembre prossimo dopo aver aperto in estate un tavolo di negoziazione separato con le maestre di nido e di materna.
Ma questo non è sufficiente per le maestre e neanche garantisce i genitori sulla sicurezza dei propri figli e altre iniziative di protesta sono in via di programmazione forse da questa stessa settimana.
I genitori aderiscono
Che qualcosa non funzioni a dovere si capisce dal numero dei genitori che appoggiano le iniziative delle docenti, tanto da aver creato un gruppo facebook di rappresentanti dei nidi e delle materne per coordinarsi nelle iniziative.
Coordinamenti locali nei municipi si sono attivati via What’sUp, insomma la protesta dei genitori è forte stavolta. Chissà che questo continuo disinvestire nella scuola e nei servizi didattici non smetta grazie alle azioni coordinate di docenti e genitori?
Arianna