Ultima modifica 21 Maggio 2024
Oggi vogliamo parlarvi di un film che non rientra nella categoria “per bambini”, C’è ancora domani.
In occasione della recentissima 69esima edizione dei premi David di Donatello 2024, tenutasi nei primi di maggio, e della vicinissima festa della mamma, ecco per voi la recensione di uno dei film più visti dal pubblico italiano.
C’è ancora domani, il film d’esordio di Paola Cortellesi, uscito nelle sale italiane nel 2023, è stato presentato come film d’apertura alla Festa del Cinema di Roma.
Ma perché parlarne proprio ora di c’è ancora domani?
Nel weekend del 3 maggio, all’interno degli iconici studi di Cinecittà, c’è stata la cerimonia di premiazione, durante la quale il film della Cortellesi, che aveva precedentemente ricevuto la bellezza di 19 candidature, ha ricevuto 6 premi di quello che risulta essere attualmente uno dei premi nazionali cinematografici più importanti.
Il film è ambientato nella Roma del 1946 e narra la storia di Delia, lavoratrice, madre di tre figli e moglie devota di Ivano (interpretato da Valerio Mastandrea), un capofamiglia molto violento nei confronti della moglie.
Il fidanzamento imminente della primogenita con un ragazzo del ceto borghese genererà molto fermento all’interno della famiglia, ma l’arrivo di una lettera misteriosa indirizzata a Delia spingerà la protagonista a compiere scelte molto decisive per il suo futuro (e non solo).
Abbiamo quindi approfittato di questa ricorrenza cinematografica per celebrare tutte le madri del passato che seppur apparentemente in silenzio hanno agito non solo per il bene delle proprie figlie, ma anche per tutte le figlie future.
Da un punto di vista narrativo il film tratta due tematiche molto importanti e centrali: la violenza di genere e i diritti delle donne.
Nella trattazione viene anche trasposta in immagini la cultura patriarcale fortemente radicata nell’Italia di quegli anni.
È un film che fa riflettere tanto e che suscita emozioni differenti e contrastanti: da un lato rabbia e disprezzo, dall’altro soddisfazione e orgoglio.
La tematica è sicuramente molto forte, ma la modalità in cui questi temi sono stati narrati visivamente, rendono l’opera fruibile sicuramente da tutto il pubblico adulto maschile e femminile, ma anche da un pubblico più giovane (a partire dai 12 anni d’età).
Logicamente la visione deve essere accompagnata da un adulto ed è necessario parlarne subito dopo.
Attualmente trovate il film su due piattaforme streaming: Netflix e Nowtv.
#SPAVENTOMETRO 7/10
Nonostante le tematiche siano rappresentate in maniera velata, il film non è adatto al pubblico dei piccolissimi.
Non avrebbero la maturità per poter comprendere a pieno gli argomenti trattati o le dinamiche relazionali visibili all’interno del film.
Per chi non l’avesse ancora visto, vi auguriamo una buona visione.
DATI TECNICI:
Genere: Drammatico, storico, commedia– ITALIA 2023,
distribuito da Vision Distribution
Durata: 118 minuti, B/N
Regia: Paola Cortellesi