Ultima modifica 15 Aprile 2021

L’endometriosi è una patologia che in Italia colpisce 3 milioni di donne e la colloca al primo posto tra le principali cause di infertilità. Una malattia che può portare, se non adeguatamente trattata, alla sterilità nel 30-40% delle donne che ne sono affette.

E’ una malattia molto dolorosa e complessa, in alcuni casi asintomatica.

L’endometriosi è causata dalla presenza anomala del tessuto che riveste la parete interna dell’utero, cioè l’endometrio, in altri organi quali ovaie, tube, peritoneo, vagina, intestino.
Ciò provoca sanguinamenti interni, infiammazioni croniche e tessuto cicatriziale, aderenze ed infertilità.

Ogni mese, sotto gli effetti degli ormoni del ciclo mestruale, il tessuto endometriale impiantato in sede anomala va incontro a sanguinamento, nello stesso modo in cui si verifica a carico dell’endometrio normalmente presente in utero.
Tale sanguinamento comporta un’irritazione dei tessuti circostanti, che dà luogo alla formazione di tessuto cicatriziale e di aderenze.

Ma è una notizia recente e confortante, che potrebbe rivelarsi risolutiva per quelle donne che combattono da sempre questa patologia e che desiderano diventare madri è che finalmente in Italia è nato il primo Centro di Fecondazione dedicato alle donne che soffrono di endometriosi, il primo in Europa.

La struttura è attiva presso il Rome American Hospital della capitale.

Pietro Giulio Signorile, presidente della Fondazione Italiana Endometriosi Onlus spiega che la presenza di endometriosi in fase avanzata, che si accompagna spesso alla difficoltà di procreazione e la maternità, rende impossibile per molti il sogni di diventare genitori anche per un fattore economico: le procedure tradizionali finora adottate presentano costi elevatissimi (si parla addirittura di cifre da capogiro pari a 100mila euro) che non tutti si possono permettere. Ciò preclude naturalmente il diritto alla maternità a moltissime donne italiane.

Il Centro Italiano Endometriosi può vantare un modernissimo sistema di tracciabilità che impedisce lo scambio di gameti ed embrioni, garantendo la certezza assoluta della paternità e l’utilizzo di speciali incubatori a secco che, attraverso tre sistemi di sterilizzazione dell’atmosfera ed un avanzato sistema di monitoraggio a sensori, eliminano il rischio di «cross contamination» e tutelano in maniera assoluta l’embrione.

Si occupa inoltre della diagnosi e cura della endometriosi con le più moderne tecnologie quali il protocollo non invasivo per la diagnostica e la laparoscopia avanzata ginecologica per il trattamento mininvasivo. I trattamenti laparoscopici sempre conservativi sugli organi interni del paziente eseguiti con la filosofia della “chirurgia per la riproduzione” e assicurano un elevato numero di gravidanze spontanee a tali pazienti.

Diventare mamma anche se si soffre di endometriosi? Oggi si può.

La redazione del magazine. Nato nel maggio 2013, da marzo 2015, testata registrata al tribunale di Milano. Mamme di idee rigorosamente diverse commentano le notizie dell'Italia e del mondo, non solo mammesche.

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