Ultima modifica 12 Luglio 2013
Vacanze in vista? Che siano al mare o in montagna, proteggersi dai raggi solari (specialmente quando siamo ancora bianche da “inverno”) è fondamentale. Ancor di più se siamo mamme e portiamo il nostro pargolo in villeggiatura. Ma come scegliere il solare giusto? Ne parliamo con Sonia Rovesti, chimica cosmetologa.
E: Sonia, sappiamo che ci sono alcune sostanze presenti nei solari che andrebbero evitate. Quali sono?
S: I principali filtri che NON dovrebbero comparire in un solare sicuro, soprattutto se messo sui bambini, sono questi:
Ethylhexyl Methoxycinnamate
Ethylhexyl Salicylate
Butyl Methoxydibenzoylmethane
Octocrylene
Benzophenone-3
Benzophenone-4
Methylbenzyliden camphor
Homosalate
Quindi occhi aperti quando acquistiamo, leggiamo bene la lista degli ingredienti. È necessario fare attenzione anche alle creme idratanti e ai fondotinta, perché spesso contengono filtri solari (indicati con la sigla SPF, che deve essere sempre dichiarata, anche se spesso viene messa in piccolo o in fondo all’etichetta). Non c’è niente di peggio che metterseli sulla pelle tutti i giorni per proteggersi dal pallido sole cittadino!
E: Ogni anno ci sono nuovi “messaggi d’allarme” sui solari. Difficile capire quali sono veri e quali no. Puoi aiutarci?
S: Cito innanzitutto l’intervento del Prof. Marcello Monti, responsabile dell’unità operativa di dermatologia dell’ospedale Humanitas di Milano, che ha sottolineato come TUTTI i filtri solari chimici siano sotto sperimentazione, perchè sospettati di essere cancerogeni. In USA stava per essere approvata una legge che VIETA (cioè non sconsiglia, ma VIETA) l’uso dei filtri solari sui bambini al di sotto dei 4 anni. Poi gli iter burocratici e politici hanno messo tutto a tacere.
Non dimentichiamo però che i tumori della pelle in questi ultimi anni sono aumentati esponenzialmente, soprattutto nelle pelli chiare che poco riescono a difendersi dai raggi UV con la propria melanina. Quindi tutti dovremmo proteggerci dal sole in maniera adeguata.
E: Quindi, cosa usare se non vogliamo passare un’estate rintanate sotto l’ombrellone?
S: Creme solari con filtri fisici.. Le creme certificate biologiche (marchio ICEA o ECOCERT) ammettono solo quelli, quindi andate sul sicuro. Anche Avène ne ha una per pelli ipersensibili.
E: Hai dei consigli su come applicarle?
S: Tutti sanno che le creme solari servono a difenderci dal sole, ma pochi si soffermano sul fatto che per proteggere la pelle al meglio i filtri devono stare in superficie. Quindi è giusto distribuire il prodotto uniformemente, ma non accanitevi a volerlo far penetrare e asciugare per forza, perché più lo “mandate sotto la pelle” e meno sarà efficace. Questo significa che creme che vengono vendute a SPF 30, se vengono spalmate troppo energicamente, possono risultare addirittura SPF15, con conseguenti rischi di scottature.
E: E sui bambini, cosa usare?
S: Esistono i cosiddetti filtri minerali o filtri fisici (nell’etichetta li trovate come Zinc oxide e Titanium dioxide) che fanno da schermo fisico e non si degradano. Un tempo lasciavano sulla pelle una traccia molto bianca, ma la tecnologia si è evoluta e ora le particelle sono abbastanza fini da non lasciare troppa copertura effetto fantasma. Meglio scegliere la protezione 20 o 30, da applicare più volte nell’arco della giornata, perché la 50 spesso è una pasta troppo densa e difficile da applicare.
E: Quali sono i rischi dei filtri chimici invece?
S: I filtri chimici sono molecole grandi fatte apposta per assorbire i raggi UV e rilasciarli poi sottoforma di calore, ma in questa operazione spesso diventano instabili, si “rompono” e creano radicali liberi. Quindi meno se ne mettono sulla pelle meglio è!
E: Chiariamo bene cosa significa SPF?
S: SPF Significa Sun Protective Factor ed è il numero (che va da 0 a 50+) che indica indica quante volte è possibile moltiplicare il tempo di permanenza al sole prima che la vostra pelle si scotti.
Facciamo un esempio: avete una pelle chiara e senza protezione di solito vi scottate dopo 10 minuti di sole? Se applicate una protezione 15 moltiplicate 10 min x 15 volte, cioè potrete stare al sole 150 minuti (2 ore e mezza) prima di scottarvi.
Se volete continuare a seguire i consigli di Sonia Rovesti, cercate la sua pagina Facebook.
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Eleonora