Ultima modifica 28 Maggio 2020
Per costruire una vera barca, o zattera, di legno e foglie, basta fare una passeggiata, tornare a casa, costruirla, testarla nella vasca da bagno e poi vararla in un fiume, mare o lago. Non sembra divertente? Lo è, ve lo assicuro.
Ora vi spiego come abbiamo fatto io e Lavinia, mentre Mr. Adri più che aiutare faceva il disturbatore.
Durante una delle vostre passeggiate, raccogliete dei ramoscelli, che diventeranno la base della vostra zattera, e delle grandi foglie verdi, che si trasformeranno in una maestosa vela. Basterà chiedere dello spago alla mamma o al papà e un paio di forbici dalla punta arrotondata e potrete poi iniziare ad assemblare la vostra barchetta.
I bastoncini che utilizzerete dovranno essere più o meno della stessa lunghezza, quindi se necessario spezzateli. Annodate lo spago attorno a una delle estremità del primo bastoncino e arrotolate lo spago attorno all’estremità del secondo, compiendo anche due giri stretti, e continuate ad arrotolare lo spago su tutti i bastoncini che comporranno la base della vostra zattera.
Ripetete l’operazione sull’altra estremità.
La parte anteriore e posteriore di una nave vengono chiamate rispettivamente prua e poppa. A questo punto alzate l’albero maestro, un ramoscello che va posizionato in maniera verticale al centro della zattera e quindi legato con dello spago sulla base della zattera, a poppa e a prua. Non vi rimane che issare la vela. Una foglia, ma anche uno scampolo di stoffa o un avanzo di feltro andranno benissimo.
La vostra zattera è pronta per essere testata, prima del varo, cioè prima del vero e proprio tuffo nel fiume.
Noi abbiamo riempito un recipiente d’acqua fuori in giardino, ma purtroppo non ha funzionato! Succede anche questo quando si costruisce e si sperimenta. A volte si fallisce. Ci siamo fatti scoraggiare da una zattera che affondava?
Abbiamo mollato tutto e distrutto il frutto del nostro duro lavoro?
NO, di certo. Il problema stava nelle dimensioni dell’albero maestro, troppo grande e pesante rispetto alla zattera. Abbiamo scelto un altro ramo, lo abbiamo fissato e vi abbiamo issato la vela, anche questa più piccola della precedente.
La nostra zattera stavolta era perfetta! Galleggiava ed era bellissima!
Lavinia ha preferito mantenere i colori naturali, ma se voi vorrete, potrete dipingere o decorare la vostra creazione prima del varo.
Il giorno dopo, Lavinia e Mr. Adri erano impazienti di provare la zattera nel ruscello che taglia il parco vicino casa nostra.
Zainetto avventura in spalla, stivali di gomma, un cambio vestiti (perché la mamma conosce bene i suoi bambini che sono attratti dall’acqua come falene dalla luce) e via di corsa a giocare con la barchetta.
Non piovendo da qualche giorno, il ruscello si mostrava come un rigagnolo lento e piuttosto marrone, la zattera galleggiava e scorreva placida. Eravamo così felici che dopo pochi minuti entrambi i monelli sguazzavano, saltavano e ridevano come pazzi pulcini bagnati.
La mamma ha sempre ragione, se pensa sia necessario portare un cambio vestiti!
A quel punto ci siamo completamente immersi (il termine calza a pennello) nel gioco e da esploratori nella foresta pluviale, siamo diventati terribili pirati alla ricerca di un tesoro nascosto tra le foglie di quercia.
È ovviamente possibile utilizzare ogni tipo di materiale per costruire una piccola barca.
Le regole da seguire affinché il vostro progetto abbia successo sono:
- Scegliere un materiale waterproof, che quindi non si bagni
- Utilizzare un materiale che abbia una densità minore dell’acqua, quindi che galleggi
Vi consiglio di progettare la vostra barca, disegnandola e descrivendone le caratteristiche principali. Pensate a tutto, materiale, forma e colori. Collezionate il materiale e iniziatela a costruire.
Testatela in casa nella vasca da bagno, nel lavandino o in un grande recipiente riempito d’acqua, proprio come abbiamo fatto noi. Apportate tutte le modifiche, se necessarie, e sarete pronti al test finale. Un fiume, un ruscello, il mare faranno da scenario alla vostra avventura bagnata.
Non dimenticate gli stivali di gomma e un cambio vestiti, perché lasciarsi prendere dal gioco è molto facile ed è sempre la parte che ci piace di più!
Bellissimo articolo…vista in un bosco, la vita sembra più gentile! Grazie, Francesca!