In questa settimana si aprono le iscrizioni per nidi e scuole a Milano, presto sarà lo stesso in tutti Italia, avete già capito come scegliere la scuola o il nido per vostro figlio?

Ne parliamo insieme ad Ilaria Maggi consulente in tutela e promozione del benessere a scuola, presidente e fondatrice de La Via dei Colori onlus.

La scelta di validi servizi educativi richiede tempo e ricerca oltre che considerazione delle esigenze e dei valori familiari.

Scegliere un valido servizio educativo è una chiara forma di prevenzione rispetto a tutte quelle difficoltà che possono poi insorgere all’interno delle strutture, anche per questo richiede tempo e consapevolezza.

Gli step da fare per capire come scegliere la scuola o il nido

come scegliere la scuola o il nido

Ilaria è school welfare expert e ci dice “Scegliere attentamente una struttura educativa è di fondamentale importanza perché l’ambiente educativo in cui cresce può influire notevolmente su apprendimento, benessere e sviluppo complessivo”.

In questo articolo abbiamo cercato di suddividere il percorso in 4 macro step:

  • fare scouting online di tutte le offerte formative nella zona, indicativamente non più di 20 minuti di tragitto la mattina e sulla base di quelle che sono le vostre priorità scegliere a quali Open Day andare.
  • Durante la visita ascolta quello che ti dicono loro ma anche osserva l’ambiente, i giochi, la sicurezza. Se riesci lascia tuo figlio a casa per riuscire a concentrarti meglio e prendi appunti.
  • Una volta tornata a casa costruisci una tabella con le varie opzioni in cui trascrivi gli appunti e li metti a confronto
  • Solo una volta visitati tutti gli Open Day prendi una decisione, anche se la prima opzione ti è subito piaciuta è importante valutare anche le altre prima di escluderle

Se hai ancora qualche dubbio su come scegliere la scuola o il nido ti suggeriamo di guardare questo video per ulteriori approfondimenti.

Conosciamo meglio Ilaria Maggi e come mai è diventata school welfare Expert

scegliere la scuola e il nido

Quando suo figlio aveva quasi 3 anni un giorno Ilaria rivceve una chiamata dalla polizia che le comunica che le maestre del suo bimbo erano state arrestate per maltrattamento, inutile dire che le sia caduto il mondo addosso, la stessa mattina suo figlio era entrato a scuola sereno salutandola come sempre.

Come qualche volta accade da un grande dolore nasce un progetto bellissimo come La Via Dei Colori.

Rivolgendoti a loro potrai accedere gratuitamente al servizio di valutazione interdisciplinare che ti aiuterà a capire se qualcosa davvero non va ed eventualmente in che modo si può affrontare, gestire, prevenire o superare quella difficoltà.

Oltre al lavoro nella Onlus Ilaria fà consulenze personalizzate di diverso tipo, tra le quali anche quelle per supportare le famiglie nella scelta della scuola.

Ho rubato ancora qualche minuto ad Ilaria per chiederle come possiamo fare ad accorgerci se qualcosa non va nella scuola di nostro figlio, la sua riposta è decisa: “prestate attenzione ai cambiamenti repentini e apparentemente immotivati”.

Alcuni campanelli d’allarme tra i più comuni sono: prolungato malessere apparentemente immotivato del bambino, cambiamento del gioco simbolico in cui si chiudono le bambole nell’armadio al buio, si fanno stare per ore su una sedia, nei casi peggiori lividi, o ferite molto ricorrenti.

Un cambiamento abbastanza repentino, apparentemente immotivato e che vi appaia strano o negativo può infatti spesso essere sintomo di un disagio emotivo anche se non per forza legato alla scuola.

Osservate allora i vostri figli e le vostre figlie mentre giocano, guardate se per esempio puniscono le bambole, guardate se parlano con termini o espressioni che non hanno potuto imparare a casa. Provate a mettere in ordine cronologico tutti questi sintomi e osservate se per caso hanno origine e sono correlati all’inzio della scuola, ad un cambio di maestra ecc.

Ringrazio Ilaria per questa intervista molto utile e per il suo lavoro, a livello nazionale e internazionale, non facile ma fondamentale per lasciare ai nostri figli un mondo migliore e da maestra dico anche per creare condizioni di lavoro migliore nelle scuole.

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