Ultima modifica 21 Aprile 2021
La notizia arriva a pochi giorni da quella dell’affido temporaneo di una bambina di tre anni ad una coppia gay e ha come teatro la provincia di Parma. A Castellina di Soragna ha sede la Servizi Italia, un’azienda del gruppo Lavanderie Italia che si occupa di servizi integrati per la sanità.
Lo scorso 14 novembre l’azienda e la Filtcem Cgil, Femca Cisl e Uiltec Uil territoriali hanno firmato l’intesa che prevede l’allargamento dell’istituto del congedo matrimoniale alle coppie non eterosessuali. Si tratta di uno dei primi accordi di questo tipo approvato in Italia e in questo modo le parti, si legge nella nota inviata alla stampa dai sindacati, “respingono ogni logica di discriminazione in termini di orientamento sessuale”. In un Paese dove il “tasso di omofobia è tra i più alti d’Europa, intese di questo genere sono da evidenziare e far proliferare in modo che anche la classe politica possa dare segnali diversi da quelli fino ad oggi proposti”.
Il provvedimento al momento riguarda solo i lavoratori dello stabilimento del Parmense (circa 200 dipendenti), ma non si esclude che in futuro si possa estendere alle altre sedi del gruppo.
“Il tema delle pari opportunità nel nostro paese è ancora aperto” spiega Simona Campanini, direttore delle Risorse Umane. Ora l’interesse dell’azienda è quello di “allargare tale possibilità a tutti gli altri stabilimenti del territorio nazionale”.
Questo tipo di provvedimento in aziende come Ikea o Citybank, (realtà estere dove i matrimoni gay costituiscono la normalità), viene già applicato. Alla Call&Call di Cinisello Balsamo, una dipendente di nome Elisa è riuscita a ottenere qualche giorno di permesso retribuito per sposare la fidanzata Valentina.
Stiamo facendo dei piccoli passi verso la normalità, quella di riconoscere pari dignità e diritto all’affettività delle coppie omosessuali ed eterosessuali.
Paola Lovera