Ultima modifica 1 Dicembre 2015
Da alcune settimane, ho cominciato a scrivere in questa rubrica “Bambini Speciali”, quando mi è stato proposto di collaborare con questo magazine, una delle prime domande che ho fatto è stata : “Come mai è stato dato questo nome a questa rubrica, dal momento che “Tutti i Bambini sono Speciali?“.
La risposta è stata, che era per far comprendere meglio che si trattavano argomenti collegati a bambini con disagi. Adesso, siccome amo molto fare riflessioni, volevo condividere alcuni pensieri con voi, sempre che vi faccia piacere, ovviamente…
Per comprendere alcuni concetti, a volte, bisogna farsi delle domande ed io me ne faccio moltissime.
Mi sono sempre chiesta, ad esempio, cosa significasse “Essere Normale“, visto che mi sono dovuta sempre confrontare, sin da quando ero bambina, con alcune realtà.
Alle elementari avevo un compagno di scuola, con una disabilità molto grave ed era tra i miei preferiti, e quante volte mi sono ritrovata a litigare con altri compagni che continuavano a prenderlo in giro?
Era una costante che non riuscivo proprio a capire, soprattutto quando sentivo dire che il mio amico “Non Era Normale”…
Anche se ero una bambina percepivo chiaramente il senso dispregiativo e la cattiveria che c’era in quelle parole. Oppure, sempre da bambina mi capitava spesso di giocare con una mia cugina, la dolce Rosy affetta da sindrome di down, inizialmente mi spaventavano i suoi modi molto “Materiali”, aveva una gran forza ed abbracci “molto calorosi”, ma lei per me è stata davvero SPECIALE, mi ha insegnato a non aver paura della diversità, era bellissimo giocare con lei e mi faceva sentire amata.
E’ stata lei che ha fatto scattare dentro di me, la scintilla dell’idea del lavoro che avrei fatto da grande.
Se una persona è diversa da noi, in maniera più evidente, scattano tutta una serie di meccanismi che sono alimentati dalla paura della diversità, ma se riusciamo ad andare “Oltre”, gli scenari cambiano radicalmente.
A questo punto vale la pena chiedersi:
cos’è “La Normalità” e che cos’è” La Disabilità”??
Potrei tentare di dare una risposta, proponendo un paragone: vedere un bambino che corre in scioltezza e in piena libertà, oppure guardare una persona seduta a tavola che con estrema semplicità e disinvoltura manovra con delicatezza forchetta e coltello. E’ simile all’ammirazione e allo stupore che una persona “Normale” può provare nel vedere al circo, un individuo che cammina e danza su una corda sospesa in aria, o le dita di un pianista che saltellano sui tasti di un pianoforte creando una stupenda melodia.
Per il pianista è Normale suonare il pianoforte, per il funambolo è Normale camminare su una corda, per quasi tutti è Normale saper usare forchetta e coltello a tavola.
Per chi come tanti, fin dalla nascita e non, si trova in una condizione per cui non conosce “Altre Normalità” e’ normale muoversi male, parlare con difficoltà, non camminare etc.
Quindi nella loro vita quotidiana è normale essere “Disabile”…
Io ritengo che la normalità posseduta dalla maggioranza delle persone non possa diventare l’unico modello, ma ognuno deve imparare a vivere con la propria normalità e ad interagire con quella altrui, che non è una Anormalità o una Disabilità, bensì semplicemente una normalità diversa.
In realtà siamo tutti Unici e Speciali e la NORMALITA’ non esiste, ognuno è su questa terra per compiere il suo cammino, attraverso le sue peculiari abilità e potenzialità. Bisognerebbe educare i nostri figli a guardare oltre le apparenze, far comprendere che la diversità è una ricchezza, non un difetto o Essere Meno.
La DISABILITA’ è solo negli occhi di CHI GUARDA…