Ultima modifica 3 Giugno 2021
I bambini sono competenti e, spesso, è l’adulto che non riesce a vedere o riconoscere le capacità del proprio bambino.
Mi spiego.
Diverse volte mi trovo di fronte all’interrogativo, posto dai genitori, sul perché e percome loro figlio non sia in grado di fare una determinata cosa. Escluso ogni problema organico o disturbo psicologico specifico, la chiave di lettura si trova nella parola “fiducia”.
Cucina in disordine ma bambini felici: date fiducia ai vostri piccoli.
Quando i bambini sono piccoli, intendo prima dei tre anni di vita, hanno un grandissimo desiderio di imparare.
Osservano i loro genitori, imitano i loro comportamenti, gli atteggiamenti ed il modo di stare nella realtà, apprendono.
L’esperienza insegna loro le cose; la ripetizione permette loro di consolidare gli apprendimenti.
Noterete questa dinamica ad esempio nelle bambine che desiderano imitare la mamma in cucina, per cui chiedono di preparare la tovaglia o il cibo, esprimono il desiderio di sperimentarsi nella realtà, come nel gioco traducono questo desiderio in finzione.
Stando all’esempio, a volte le risposte di alcune mamme vanno nella direzione della negazione: “non toccare perché ti fai male”, “lascia stare che ti sporchi”, “metti giù che è una cosa da grandi”.
Questi sono esempi di risposte protettive verso il proprio bambino, da una parte, e “castranti”, se si può utilizzare questa espressione, dall’altra.
Per quale motivo?
Perché un bambino viene bloccato nella sua innata creatività.
Perché se gli si concede di sperimentare, nei termini del possibile ovviamente, gli si sta dicendo che è in grado di fare delle cose.
Perché se si sente in grado di fare le cose, si crede capace, in gamba, e questa è una botta alla sua autostima.
Perché sa da solo quali sono i limiti del possibile: li può sperimentare da se’, rendendosi conto fin dove può arrivare e dove ha bisogno del supporto dell’adulto.
Perché ha bisogno di provare un senso di indipendenza ed autonomia, in un contesto protetto, cioè con il genitore accanto che c’è nell’eventuale momento del bisogno.
… e tanti altri perché.
I bambini che quindi non sanno fare da soli quando sono più grandicelli, sono a volte quei bambini che non hanno potuto maturare dentro di se’ un sentimento di fiducia e capacità, dato prima di tutti dal genitore.
Sono quei bambini che hanno paura nel fare le cose perché non credono nelle loro competenze. Sono quei bambini che necessitano sempre la presenza costante dell’adulto.
Allora, se giocare d’anticipo permette di prevenire certe situazioni future, ci sta un bel “chissene” se il bambino, nel fare, si sporca o se tenta di fare cose da grandi.
Voi lasciate fare ai vostri figli?
Avrete anche voi la cucina in disordine, ma bambini felici!