Ultima modifica 21 Aprile 2021
C’è una fase nella vita di ogni figlio che è spesso difficile da affrontare e gestire.
È il momento in cui durante la crescita, legata al formarsi della propria individualità, i giovani pretendono maggiore autonomia e libertà e non sempre si dimostrano abbastanza maturi da saper compiere le scelte migliori per sé stessi.
I genitori, durante tale fase, sono spesso tenuti all’oscuro di amicizie e frequentazioni che talvolta possono risultare esperienze deleterie piuttosto che formative e accrescitive del singolo soggetto.
Anche la scuola, che dovrebbe rappresentare il luogo per eccellenza votato all’educazione può trasformarsi in occasione di incontri “pericolosi” o poco raccomandabili.
Il rischio di droghe, alcool e dipendenze di altro tipo inizia in modo sempre più frequente già dalle scuole medie e questo, naturalmente rappresenta una forte fonte di preoccupazione per i genitori che hanno a cuore i propri figli.
Come essere presenti senza opprimere
L’adolescenza, si sa, è uno dei momenti più difficili nella vita di ciascun individuo.
La formazione più strutturata del proprio carattere e l’acquisizione di esperienze che diventano elementi di riferimento per il futuro connotano questi anni di passaggio dall’infanzia all’età adulta in modo decisivo.
È la fase più delicata da vivere e affrontare anche in famiglia, quella in cui i genitori devono saper dimostrare estrema capacità di ascolto, tolleranza, comprensione ma anche rappresentare un modello perseguibile e autentico su cui poter far conto.
Il dialogo è senza dubbio lo strumento migliore per tentare di entrare in contatto profondo con i propri figli riuscendo a capirne le scelte e accompagnandoli nella loro crescita.
L’autoritarismo senza autorità ai loro occhi è sempre controproducente.
Capita però che si creino crisi e silenzi complicati da interpretare.
Come gestire al meglio la situazione?
Attuare strategie efficaci
Un serio, approfondito e al tempo stesso delicato controllo giovani è possibile avvalendosi degli strumenti giusti.
Se l’ansia di possibili cattive compagnie inizia a trasformarsi in drammatica certezza e qualcosa sfugge di mano, un genitore può rivolgersi ad agenzie investigative specializzate che garantiscano la massima serietà ed esperienza.
Un’attenta osservazione dei fatti dall’esterno può evitare di distruggere fragili equilibri familiari e consentire di agire in tempo in situazioni di rischio reale per la salute e la vita dei propri figli. Il tutto sempre nel massimo rispetto dei minori e mettendo al primo posto il loro bene.