Ultima modifica 20 Giugno 2019
Fidatevi dei vostri genitori e denunciate i soprusi. È il messaggio lanciato da Fiorello nella sua @edicolafiore rispondendo all’appello del capo della polizia che per la prima volta insieme ad aziende del calibro di Facebook, Google e You Tube, si sono uniti contro il fenomeno dilagante del cyberbullismo per rendere la rete più sicura.
Con ‘Una Vita da Social‘ parte un progetto di sicurezza sull’uso della rete rivolto a tutti i ragazzi e non solo utilizzatori dei vari social network in circolazione: studenti ma anche genitori e insegnanti.
“L’iniziativa – ha sottolineato Pansa capo della Polizia – vuole fare in modo che Internet possa essere vissuto da tutti, a partire dai banchi di scuola, come una opportunità e non come un pericolo”.
Uno dei grossi problemi, come evidenza Pansa, è il divario che c’è tra le conoscenze digitali delle nuove generazioni e gli adulti. Pertanto, nella maggiornaza dei casi, il genitore non è un punto di riferimento, né modello né maestro per quanto riguarda queste nuove forme di socializzazione.
Diventa importante pertanto che l’adulto comprenda, entri dentro il meccanismo, forzando anche la propria natura, ma è necessario per rimanere in contatto con i propri figli e con il loro mondo.
Il problema del divario credo si possa circoscrivere alla mia generazione e forse quella successiva di genitori; sono altresì convinta che le prossime saranno molto più preparata e consapevoli, e avranno acquisito mezzi e strumenti per essere modelli positivi per i loro figli.
Il problema urgente è ora, in questo momento storico che stiamo vivendo. Quanti fatti drammatici abbiamo letto negli ultimi tempi, quanti ragazzi si sono tolti la vita, quanti entrano in un meccanismo perverso dove il confine tra reale e virtuale si mescola senza dare scampo?
Un altro pericolo diffuso, oltre al cyberbullismo, è la minaccia dell’adescamento a scopi economici e commerciali con tutte le conseguenze che ne derivano: truffa, furto se non peggio ancora.
La campagna di educazione alla legalità ha un carattere itinerante, la prima tappa è iniziata mercoledì 22/1 a Roma e proseguirà sul tutto il territorio nazionale fino al 25 maggio toccando 33 città. Il tutto può essere seguito sulla pagina facebook Una vita da Social.
E speriamo che sia l’inizio di una serie di iniziative educative contro questo fenomeno, il cyberbullismo, che fa tremare ogni genitore, consapevole delle molteplici insidie che si nascondono dietro a questo nuovo modo di essere ‘social’ dei propri figli.
Paola Bianconi