Ultima modifica 18 Giugno 2018
Un anno fa, sono stata chiamata per un addio al nubilato organizzato da un gruppo di amiche per la futura sposa.
Quest’ultima, una bella ragazza di 37 anni, con i capelli ricci e un viso solare, mi apre la porta.
Su per giù sa cosa le aspetta: una serata all’insegna della conoscenza e del divertimento legata al benessere sessuale.
E’ molto ospitale e subito mi fa sentire a mio agio. Mi scruta incuriosita ma con una luce che le invade il volto.
Eppure, quei grandi occhi scuri nascondono un dolore grande, immenso da sopportare per una giovane donna di soli 37 anni, che si sta preparando al giorno più bello della sua vita: il matrimonio con l’uomo che ama.
Ma qual è questo segreto che nonostante l’aria gioiosa di festa, trapela?
Lo scopro solo alla fine, quando, terminata la Consulenza “Addio al Nubilato”, entra il futuro sposo. Un bel ragazzo, eh già ragazzo (anche lui giovane, troppo giovane per il destino che l’attende).
Appena varcata la soglia di casa le partecipanti alla festa lo accolgono con applausi e scherzando sulla notte che l’attende, focosa, molto focosa e tutte iniziano a scherzare sui due innamorati.
Lui e lei si guardano, con uno sguardo di complicità, ma anche di grande amore, quell’amore che mette i brividi.
Sono assieme da 14 anni e convivono da 13 e si guardano ancora come la prima volta.
Un amore che sento a pelle e mi mette i brividi. Bellissimi, giovanissimi, innamoratissimi.
Lui ha una neoplasia al pancreas al quarto stadio, non sanno se riusciranno a fare in tempo a sposarsi…ma è ciò che desiderano più di ogni altra cosa. Ma arriva il giorno del matrimonio, lui con la tenacia e l’ironia che lo contraddistingue, nasconde i dolori che la malattia e le chemio gli infliggono, al di fuori nessuno vede oltre la gioia che prova per quel giorno indimenticabile.
Le amiche mi descrivono il matrimonio come un giorno speciale e non avrebbe potuto essere diversamente, chi più di loro potrebbe gustarsi un giorno così speciale nella sua interezza e profondità, sapendo che sarebbe stato forse l’ultimo ricordo bello della loro storia d’amore? Ma purtroppo questo è un male che dà poche speranze e corre troppo in fretta.
Lei lo assiste solo come una grande donna innamorata può fare, apprezzando e gustando tutti gli attimi che il tempo concede a loro ancora assieme. Ed è dura vedere la persona più importante per te che giorno dopo giorno si consuma, vederla soffrire e sentirsi impotenti di fronte a questo male oscuro.
Ma lei è una Donna speciale, con un cuore ed un’anima grande e non si arrende e combatte e ama fino alla fine. Lei, negli ultimi minuti si è distesa nel letto affianco a lui, gli ha sussurrato le frasi d’amore che si dicevano, si sono guardati per l’ultima volta, lei lo ha baciato, e con una lacrima che gli scendeva dagli occhi, è spirato.
Ed io vedo ancora nella mia mente il loro sguardo pieno d’amore, un amore autentico, puro, immenso.
A distanza di un anno, lei mi ha chiamata per organizzare un’altra consulenza, non è riuscita a trovare qualcun altro dopo suo marito, nessuno è stato all’altezza, e sarà difficile che lo sia quando si è avuto un amore così grande, ma la vita continua e lei si merita ancora amore e felicità…col tempo sicuramente.
E’ stata una bellissima serata e mi sono sentita come tra amiche, abbiamo chiacchierato molto e ringrazio per la possibilità che questo lavoro mi offre nel conoscere persone così speciali, che mi arricchiscono con la loro umanità, nella loro voglia di crescere, di sperimentarsi, di osare, di non aver paura di conoscersi e di conoscere la persona che si ama.
Le sue parole sono state: “Mi dispiace averti conosciuto tardi, un mondo a me sconosciuto, ma che avrebbe aumentato la complicità tra me e mio marito, ci avrebbe fatto crescere come coppia,…se solo il tempo ce lo avesse permesso!
Non ho più lui, ma voglio star bene con me stessa, ora più che mai, ora che sono sola!”
Eh già quante volte ho sentito dire alle consulenze “ma noi non abbiamo bisogno di nulla, abbiamo già un bellissimo rapporto di coppia…” ma nelle nostre consulenze non vogliamo mettere in discussione alcun rapporto di coppia, ma dare solo opportunità nuove che magari alcune persone non conoscono, vogliamo renderlo un po’ più piccante, ravvivarlo, far riscoprire cose che col tempo si possono dimenticare, far soffermare le persone a dedicarsi del tempo per se e per la persona che si ama.
C’è a riguardo un modi di dire comune che ci può aiutare molto: “Vivi ogni giorno come fosse l’ultimo”, un modo di dire che dovrebbe diventare una “filosofia di vita” e questo vale anche per la sfera sessuale.
Quando sappiamo che una cosa è l’ultima, questa assume un significato psicologico più positivo, noi sperimentiamo l’ultimo con più passione, più vigore e più piacere.
Spesso ci accorgiamo che una cosa ci manca solo quando l’abbiamo persa. Sapere di non aver più quella cosa ci apre gli occhi rendendoci più attenti e consapevoli della cosa stessa. Nella nostra sessualità adottare questo stile di vita (“vivere l’amore e la sessualità come fosse l’ultima cosa che facciamo”) sottende il non considerare banale e scontato il rapporto sessuale, solo perché tanto siamo assieme da tanto tempo, tanto l’altro/l’altra non ci lascerà, tanto ce ne sono stati tanti e tanti altri ce ne saranno.
Al contrario vuol dire vivere ogni esperienza sessuale con pienezza come se fosse l’ultima e la prima insieme, con attenzione e partecipazione.
Da un parte “la novità della prima volta” ci rende curiosi e disponibili, dall’altro “ l’eventualità dell’ultima volta” ci rende più accorti e ben disposti. Vivere dando importanza ad ogni momento della relazione senza darla per scontata, riuscire a cogliere tutti i benefici dalla nostra relazione anche se potrebbe finire, finché è ancora possibile!
Gloria Barbieri , Rosso Limone Padova
complimenti hai perfettamente ragione purtroppo ci si convice sempre che lapersona che si ha accanto restera sempre con noi ma poi non sempre e vero
ciao ciao e grazie