Ultima modifica 12 Gennaio 2016
Spesso sarà capitato anche a te, in un momento di stanchezza o di stress, di non riuscire a pronunciare il nome di un oggetto anche se ce l’avevi sulla punta della lingua.
Quando però questi episodi diventano più frequenti nella quotidianità, si parla allora di disnomia.
La disnomia si presenta come la difficoltà di richiamare alla memoria una certa parola in un determinato momento. Può riguardare i termini complicati, le parole di uso comune, fino ai nomi ed i cognomi di chi ci sta intorno.
Secondo i più recenti studi, la disnomia si origina da un funzionamento differente di una parte del cervello, tra le più usate: Il lobo temporale.
La disnomia si presenta per diverse cause, molto diverse tra loro, ma la più frequente, soprattutto tra i bambini in età scolare, è la presenza di un disturbo dell’apprendimento che influenza negativamente anche sulle capacità di linguaggio e di scrittura. Un’altra causa possibile è derivante da traumi al cervello, ad esempio quando si prende un colpo alla testa, ma anche una intossicazione da alcool, la glicemia troppo alta, il freddo eccessivo (ipotermia) possono creare una condizione, più o meno temporanea, di disnomia.
Nei bambini, ma anche in tanti adulti non diagnosticati, la disnomia è spesso una conseguenza diretta di un disturbo dell’apprendimento.
Deriva e si accompagna più di frequente alla dislessia; fino a pochi anni fa, la disnomia non veniva riconosciuta come un vero e proprio disturbo dell’apprendimento, ma grazie allo svilupparsi degli screening e delle valutazioni per la dislessia e la disgrafia, è stata finalmente riconosciuta come parte integrante dei disturbi dell’apprendimento.
Come per la dislessia che non è una malattia, ma una condizione neurobiologica, anche dalla disnomia, un bambino non può “guarire” perché il cervello avrà sempre il suo particolare modo nel ricordare i nomi e presenterà sempre diversi gradi di difficoltà, ma possiamo migliorare le sue abilità nella vita quotidiana, se utilizziamo delle strategie personalizzate per risolvere il problema.
Attraverso una serie di esercizi specifici per la disnomia è possibile imparare a gestirla ed a superare le difficoltà nel linguaggio e nella scrittura.
Gli approcci principali tendono a stimolare i processi associativi e della memoria, attraverso giochi mnemonici e di associazione di parole.
La disnomia è un disturbo dell’apprendimento ancora poco conosciuto e scarsamente diagnosticato. Oggi è possibile intervenire sin da subito per aiutare i bambini disnomici a trovare nuovi meccanismi di memoria , meccanismi applicabili anche agli adulti. Se pensi che il tuo bambino sia disnomico prova a parlarne con il tuo pediatra e consulta un neuropsichiatra infantile per effettuare i test diagnostici.
Sabrina Stendardo
Ho 43 anni, non ho mai avuto problemi a scuola, ma ho grosse difficoltà a ricordare nomi e cognomi. Può essere disnomia?
Grazie