Ultima modifica 16 Gennaio 2017
Chiunque di noi ricorda la propria infanzia costellata di giochi, fiabe e favole come anche di cartoni animati, spesso considerati il mondo televisivo o cinematografico dei bambini, anche se piacciono anche ai grandi.
In generale, hanno una struttura, una grafica, colori e affrontano, o quanto meno dovrebbero affrontare, tematiche a misura bambini; come le fiabe, i cartoni classici prevedono protagonisti buoni in contrapposizione a personaggi cattivi che creano una situazione di disagio e la storia consiste in un susseguirsi di peripezie per poi raggiungere il famigerato “happy end”. Questa è la dinamica che troviamo in “Nemo”, in “La carica dei 101”, “Pinocchio” etc… giusto per citarne alcuni dei più noti e famosi.
Tuttavia sebbene non vi siano scene violente o aggressive all’interno, non tutti i bambini gradiscono la visione di questi cartoni animati; anzi, alcuni la vivono con angoscia e disagio.
Ricordo un recente racconto di una mamma che mi riferiva che dinanzi ai cartoni sopra menzionati, il proprio figlio, di quasi tre anni, aveva avuto reazioni di angoscia e malessere, anziché curiosità e piacere, come invece lei si sarebbe aspettata.
Perché?
Partiamo con una prima considerazione che, per quanto possa risultare ovvia, è una certa verità da tener sempre presente: non tutti i bambini sono uguali!
Alcuni bambini hanno una sensibilità emotiva più spiccata rispetto ad altri, per cui la cassa di risonanza emotiva e quindi la reazione che possono avere dinanzi a scene, notizie o visioni di vario tipo, può essere amplificata e quindi intensa.
Inoltre dobbiamo tenere di conto che ogni bambino ha i suoi tempi: come ciascuno ha dei tempi del tutto personali e soggettivi per camminare, per iniziare a parlare, per togliere il pannolino e così via, la stessa cosa vale per la visione e il confronto con immagini e tematiche che possono essere riprodotte nei cartoni.
D’altronde se ci fermiamo a riflettere, i cartoni, come quelli sopra menzionati, espongono al tema della separazione (il papà di Nemo deve affrontare varie peripezie per ritrovare suo figlio, i cuccioli di Dalmata sono brutalmente allontanati dalla loro mamma…) e del pericolo esterno (basti pensare a Crudelia, nella carica dei 101, o al Gatto e alla Volpe in Pinocchio), che ricalcano le paure profonde di ogni bambino.
Questo potrebbe spiegare reazioni di angoscia in alcuni bambini. Inoltre il periodo di suspence prima di arrivare alla conclusione finale, può essere troppo lungo per un bambino di questa età che, invece, necessita di rassicurazioni immediate.
Pertanto consiglio di rispettare i tempi dei bambini e di non esporli a visioni che ancora non sono in grado di sostenere. Si può quindi optare per cartoni che possono essere più a misura di bambino, come Pimpa o Peppa Pig, giusto per citare alcuni dei più noti, in quanto non vi sono tematiche forti, sono rappresentate scene di vita quotidiana (e quindi rassicuranti) e hanno una durata tollerabile per un bambino ancora piccolo.
Francesca