Ultima modifica 15 Luglio 2019
E’ sempre un argomento spinoso parlare si sessualità, specialmente a scuola. Essa rientra in una sfera talmente intima che spesso può far pensare che sia la famiglia a doversene occupare.
Alcuni genitori trovano l’educazione sessuale fatta a scuola come un’ingerenza verso i compiti della famiglia, altri li reputano argomenti scottanti e non amano che se ne parli,forse perchè da piccoli hanno subito il medesimo approccio di silenzio o di omertà verso una cosa reputata dai loro genitori “proibita”. Senza contare poi che la scuola, oggi, deve confrontarsi anche con diverse culture che considerano l’educazione sessuale dei bambini o degli adolescenti assolutamente non necessaria (specialmente per le figlie femmine).
Ricorderò sempre ciò che è capitato ad una mia collega che si trovava a fare scienze in una classe quinta. Ad una bambina pachistana era stata praticamente proibito di leggere il capitolo del libro di scienze relativo alla riproduzione.Il divieto veniva dalla mamma, tra l’altro incinta del suo quarto figlio. La bambina non sapeva neanche che sarebbe arrivato un fratellino perché non era necessario sapere. Non è questione di cattiveria ma di mentalità e probabilmente la donna aveva subito lo stesso trattamento da piccola, perciò lo metteva in atto con la figlia. Per fortuna la dolcezza e la professionalità della mia collega ha rispettato la famiglia ma anche il diritto alla conoscenza della bambina, trattando comunque in classe, e senza divieti, un argomento che rientra nella naturalità delle cose.
Ma cosa si intende per educazione sessuale?
L’educazione sessuale a scuola comprende gran parte dell’argomento “riproduzione” almeno nella scuola primaria. I bambini, anche se piccoli, ormai sono piuttosto smaliziati e svegli da non credere che i bambini nascano sotto i cavoli o li porti la cicogna come alcuni di noi, alla loro età, pensava. Magari sanno già parecchie notizie sull’argomento anche se non sanno da chi e come ne sono venuti a conoscenza. O semplicemente non se ne interessano.
Ma non è solo questo. E’ necessaria, una corretta educazione sessuale specialmente per i bambini delle classi terminali che si affacciano all’adolescenza,visto che essa si avvicina sempre di più. Se alla loro età eravamo bambini e bambine, oggi già in quinta elementari ci sono ragazzine e ragazzi ben sviluppati.
Parlare quindi con professionalità e chiarezza di certi argomenti sicuramente servirebbe a rendere naturale un argomento che è ancora oscuro e spesso offuscato dalle remore dei genitori che, a mio modo di vedere, sarebbero anche sollevati e chiarirebbero le loro idee sulla famosa teoria del genere che sembra dover essere trattata a scuola e che sembra dover ribaltare nei bambini l’idea di “donna”, “uomo” e famiglia.
C’è questo bellissimo post che fa maggior chiarezza e ci sono le parole degli insegnanti a dire che a scuola non è passata alcuna circolare volta a stravolgere certi concetti ormai acquisiti ed accettati.
Ma l’educazione sessuale sì, senza dubbio.