Ultima modifica 5 Giugno 2016
Emmanuel Joseph Vescovo è un ragazzo di talento: nato il 21 dicembre del 1996 a Grafton nello stato del Massachussetts, già in tenera età ha dimostrato di avere qualità straordinarie. A due anni cominciava a leggere e a tre imparava qualche parola di francese.
A sei anni ha letto il discorso di benvenuto al Society Annual Congress National Down Syndrome. Lo ha fatto in tre lingue diverse e per un pubblico di seicento persone. Alla stessa età comincia a studiare violino che diventerà una delle sue grandi passioni. Gli altri interessi di Emmanuel sono la bicicletta, dove vince delle medaglie, il golf e il nuoto.
A 12 anni tiene un recital al Congresso Mondiale sulla Sindrome di Down in Irlanda. Fino a qui abbiamo descritto la vita straordinaria di un ragazzo speciale. Lui ha la sindrome di Down. Però non è questo che lo rende speciale agli occhi degli altri.
Emmanuel ha avuto la possibilità di sviluppare le sue potenzialità: ha avuto dei genitori che lo hanno amato e voluto da subito. La sua famiglia e le sue capacità hanno fatto di Emmanuel il ragazzo talentuoso che è oggi. Dico questo perché in America, come in tanti paesi civilizzati, la Trisomia 21 è motivo di aborto.
Tutte le madri del mondo hanno il diritto di essere informate e devono avere la possibilità di scegliere, nel bene o nel male. Ma aldilà dell’esito degli esami di controllo, una madre non deve essere lasciata mai sola a decidere della sorte del proprio bambino. E neanche dopo, perché la vita è possibile anche nella malattia.
Leggendo la storia di Emmanuel, si apprezza la sua voglia di vivere, le sue innumerevoli capacità artistiche e la sua empatia con la quale trasmette tutta la sua passione. La sua vita è una vera lezione. Vuole aiutare gli altri come lui a vivere meglio e sviluppare le proprie capacità, ma così facendo aiuta tutti noi ad amare di più la vita. Grazie Emmanuel.
Paola Lovera