Ultima modifica 15 Febbraio 2021
Lo scorso 26 maggio a Riccione la Fondazione Eni Enrico Mattei ha partecipato alla terza giornata della tartaruga Marina con un progetto dal nome Vita in Piattaforma.
Eniscuola e Vita in Piattaforma: Progetto a favore della biodiversità
Il progetto Vita in Piattaforma è nato circa un anno fa, e ha coinvolto alunni delle scuole elementari di Ravenna, che hanno così potuto prendere parte alle iniziative promosse per la Giornata Europea della Biodiversità.
In occasione della Giornata della tartaruga Marina la Onlus Cetacea ha liberato sulla spiaggia antistante il centro una tartaruga curata e riabilitata, e ha colto anche l’occasione per presentare l’attività svolta dagli alunni che hanno partecipato al progetto Vita in Piattaforma.
Eniscuola e Vita in Piattaforma: Piccoli biologi marini crescono
Eniscuola, insieme alla Regione Emilia Romagna e alla Onlus Cetacea hanno dato vita, coinvolgendo 140 studenti divenuti piccoli “biologi marini”, ad una iniziativa che ha avuto la sua conclusione con la liberazione della tartaruga marina, ma che però è stato realizzato durante tutto il passato anno scolastico 2015/2016 dagli alunni delle quarte classi di sette scuole di Ravenna.
Le classi hanno partecipato a dei laboratori, da ottobre a maggio, per studiare le profondità del mare Adriatico e conoscere la sua biodiversità e l’ambiente che si crea nelle piattaforme offshore al largo delle coste.
Il progetto Eniscuola e Vita in Piattaforma ha coinvolto i ragazzi che si sono cimentati nella costruzione di una piattaforma multimediale, ma soprattutto ha accompagnato questi giovani scienziati in erba in attività all’aperto.
Gli alunni hanno così potuto studiare in campo l’habitat che si viene a originare intorno alle piattaforme estrattive, la flora marina, i cicli di ripopolamento di questa stessa, monitorando loro stessi l’ambiente della costa.
L’attività complessiva, svoltasi durante l’anno scolastico, è constata di 200 ore tra laboratori in classe e visite esterne.
I laboratori hanno consentito una partecipazione attiva nella realizzazione di testi, video e fotografie, che hanno poi dato forma al progetto Eniscuola e Vita in Piattaforma, con tanto di approfondimenti, sempre a cura degli studenti.
Con il progetto Vita in Piattaforma Eniscuola ha voluto rendere partecipi le scuole di quello che succede al largo delle coste, dove vengono installate le piattaforme estrattive.
Eniscuola e Vita in Piattaforma, gli “hot spot” per la conservazione degli organismi marini
Proprio per la sua conformazione geomorfologica, quel tratto di mare Adriatico che viene alimentato dal fiume Po ha fondali sabbiosi che non garantiscono l’attecchimento degli organismi marini. In questo la piattaforma, a causa della sua struttura fatta di pali e tralicci può diventare una sorta di hot spot.
È stato infatti riscontrato che attorno alle piattaforme installate nel mar Adriatico si vengono a formare vere e proprie comunità di organismi.
La circolazione dell’acqua e la maggiore superficie fanno sì che colonie di organismi che si ancorano in substrati (come appunto pali e scale delle stesse piattaforme) detti organismi sessili, divengano cibo per molte specie di pesci, i quali grazie alle piattaforme riescono a ripopolare aree marine di diverse dimensioni.
Inoltre, sempre a causa alla sua struttura, la piattaforma agisce a diverse profondità, garantendo molteplici stratificazioni di habitat.
Grazie a questi progetti la Fondazione Eniscuola vuole partecipare attivamente alla didattica nelle scuole e alla conservazione della flora e della fauna italiana. Paese, il nostro, che non dimentichiamo essere tra i primi in Europa in fatto di biodiversità.