Ultima modifica 21 Aprile 2021
Sapete cosa si prova, durante una gara ad ostacoli su una pista di ghiaccio sottile che potrebbe spaccarsi in ogni momento e tu comunque devi arrivare al traguardo? Beh nemmeno io, ma posso dire che i primi anni di convivenza nella nostra “nuova” famiglia allargata, penso che mi abbiano fatto provare sensazioni simili.
La famiglia allargata è una grande sfida, ci si trova di fronte a problemi molto particolari e sicuramente diversi da quelli delle famiglie tradizionali.
“Affrontare i problemi della famiglia allargata rifacendosi al modello di quella tradizionale è come “girare per le strade di New York usando una cartina di Boston”, afferma la dott. Patricia Papernow, esperta nel settore.
Le relazioni che si creano all’interno della nuova famiglia, se volessi fare un paragone, potrebbero somigliare alle cuciture di una coperta patchwork. Quando inizialmente cominci a fare le cuciture, possono risultare più o meno lente, ma proseguendo nel lavoro e diventato a mano a mano più esperti, si può fare un buon lavoro e le cuciture possono diventare più forti tanto, quanto la trama del tessuto stesso e diventa magnifica questa coperta, formata da tessuti e colori diversi ma che creano un pezzo unico caldo e accogliente.
Abbiamo dovuto imparare dai nostri errori, io e il mio compagno e dire che è stato una passeggiata , sarebbe prendervi in giro. Ed è per questo che ho cercato di mettere giù un piccolo elenco per la “sopravvivenza” , in cui ho raccolto tutta una serie di esperienze che a noi, personalmente sono servite e che spero possa aiutare anche voi.
1) Vi sarà capitato che vostro figlio vi abbia detto: “Mi manca papà”. E’ una frase che ha in se una sofferenza e una mancanza e quindi, forse, è meglio evitare di rispondergli: “Ma il tuo nuovo papà ti vuole bene e ti tratta meglio di tuo padre”. Sicuramente è meglio far capire a nostro figlio che comprendiamo il suo stato d’animo dicendogli : “Lo so… non deve essere facile, prima lo vedevi più spesso, hai voglia di dirmi qual’è la cosa che ti manca di più?”
2) Cercare di programmare del tempo da trascorrere insieme a ognuno dei nostri figli. In questo modo, faremo capire loro quanto sono importanti per noi e quanto li amiamo.
3) Trascorrere del tempo insieme a ogni figlio acquisito, così da costruire, passo dopo passo, una relazione anche senza la mediazione del genitore naturale.
4) Fare in modo che i figli si sentano integrati nella nuova famiglia, senza che questo significhi mettere in secondo piano la loro famiglia di origine. Come vi dicevo nel precedente articolo, forse è meglio non pretendere dai figli acquisiti termini affettuosi come “mamma” o “papà”. Inizialmente e non solo, i figli più grandi non si sentono di usare parole come “Famiglia” o “Noi” riferendosi alla nuova convivenza, magari con il tempo, saranno loro a chiederlo.
5) Dare ad ogni figlio dei compiti da fare, preferibilmente parlandone insieme. Concordare un posto a tavola e un proprio spazio all’interno della casa. Ovviamente ciò vale anche per i figli che sono con voi, solo per parte del tempo.
6) Se è possibile, prendere in considerazione l’idea di fare delle modifiche alla vostra casa, o di cambiarla; Così nessun nuovo membro della famiglia si senta come un pesciolino fuor d’acqua…
7) Cercare di stabilire poche regole, ma buone… e di non cambiare spesso le abitudini della famiglia, diamo loro sicurezza instaurando una routine e delle ritualità. A volte, quella che a un genitore acquisito sembra una semplice richiesta, a un figlio il cui mondo è già stato rivoluzionato, può pesare tantissimo . Di certo, inserire alcune nuove regole, come quelle che riguardano il rispetto della privacy o altre a seconda dei bisogni, può essere necessario, soprattutto se nella famiglia allargata ci sono figli più grandi.
8) Quando poi all’interno della coppia non siete d’accordo su qualcosa, confrontatevi sicuramente, ma in privato e non di fronte ai figli. Cercando di non concentrarvi sulle presunte mancanze di chi ha cresciuto il figlio, che porterebbe inevitabilmente allo scontro; ma prestando attenzione su quello che ha fatto il figlio, quando e se ha sbagliato…
Sabrina Stendardo
grazie Sabrina per i tuoi articoli. Sono una donna, mamma, separata che vive da qualche anno con un nuovo compagno ed i suoi figli. Stiamo bene, ma ogni giorni dobbiamo combattere contro qualche novità a cui non siamo abituati. mi fa bene leggerti, grazie federica
Ciao Federica, mi fa molto piacere e sono io a ringraziare te. E’ proprio vero ogni giorno c’è una piccola/grande battaglia da affrontare…ma quanta gioie e soddisfazioni! Credo che ne valga sempre la pena, quando il compenso è un grande sorriso…Scrivimi tutte le volte che ti fa piacere, un abbraccio e sereno anno nuovo di buona vita!